Un concorso con buone produzioni

Il concorso internazionale continua la sua programmazione con un andamento lento, ma anche abbastanza efficace. Non c’è ancora stato il film che ha lasciato il pubblico a bocca aperta, ma sicuramente non sono mancate le buone produzioni.

Locarno Film Festival 2019 - Bergmál

Una scena dal film Bergmál.

A cominciare dall’islandese Bergmál di Rúnar Rúnarsson (autore già premiato in altri festival come San Sebastian e in concorso per gli Oscar) che, finora, è in cima alle mie preferenze. Un cinema fatto di episodi, quadretti con una loro logica narrativa che compongono un affresco più generale di un popolo a noi lontano, come quello islandese. Storie di vita presente, ma anche ricordi di angherie o amori passati vengono rappresentate costruendo piani efficaci e dal sicuro impatto visivo. Anche i dialoghi e le situazioni colorano il film di toni caustici, ironici e a volta malinconici.

Locarno Film Festival 2019 - Das freiwillige Jahr

Una scena dal film Das freiwillige Jahr.

Ha un bel ritmo il tedesco Das freiwillige Jahr dei registi Ulrich Köler e Henner Winckler. Una storia piuttosto classica, la ragazza adolescente che si ribella alle aspettative del padre, costruita comunque con un bel piglio narrativo. Ne escono figure umane deboli e alla ricerca di una certa stabilità. Si segue bene, ma manca del guizzo cinematografico che ci si potrebbe aspettare da un film in concorso. In altre parole: un bel film per la televisione o per una piattaforma digitale.

Locarno Film Festival 2019 - Yokogao

Una scena dal film Yokogao.

Più complesso e sicuramente più adatto al grande schermo il giapponese Yokogao di Koji Fukada (già premiato a Cannes). Una storia di rapimenti e vendette e soprattutto un ritratto di una donna intrappolata in una spirale di diffamazione. Seguiamo la vicenda della protagonista attraverso due linee temporali: quella legata al periodo successivo all’incidente che ha coinvolto il nipote di Ichiko, mentre perde il suo posto nella società e dopo essere stata tradita da Motoko (la giovane amica che l’ha tradita e diffamata), l’altra segue, invece, Ichiko mentre prepara la sua vendetta. Un film da rivedere più di una volta per comprenderne appieno la bellezza.

Locarno Film Festival 2019 - Technoboss

Una scena dal film Technoboss.

Stravagante il portoghese Technoboss di Joao Nicolau. Un vecchio tecnico di allarmi è giunto ormai all’età della pensione e non riesce più a seguire gli sviluppi tecnologici, ma grazie al suo charme e alla sua simpatia si fa voler bene dai clienti. Un film dove il metal e la canzoncina leggera si abbinano alla perfezione e dove il protagonista si mette a cantare e a ballare per far colpo sulla receptionist di un albergo. Maneggiare con cautela poiché la canzoncina Technoboss è di quelle che possono restare in testa per ore.

Nicola Mazzi

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