I contenuti dell’Osservatore Magazine n.29/2020

I contenuti del numero 29/2020 dell’Osservatore Magazine, disponibile da sabato 18 luglio 2020:

  • Prendendo spunto dall’attualità, dai fanatismi di un pretestuoso e falsificato “politicamente corretto” che porta a distruggere e a rifiutare i simboli del passato visti con gli occhi di un rabbioso presente, Lucrezia Greppi scrive una lettera a George Orwell, paragonando le tematiche di 1984 con le logiche estreme dell’oggi.
  • Si prosegue nel Magazine con Il canto dei libri: Léon Bertoletti recensisce il viaggio in Italia (1949-59) del medico, filosofo, scrittore Max Picard, sepolto nel Ticino, e sulle sue orme racconta di molti altri “turisti” illustri.
  • Abbiamo poi la Cartolina n. 7 di Yari Bernasconi e Andrea Fazioli, una prospettiva futura di un’inedita Venezia, trasformata in una città navigante sul Mediterraneo e altrove.
  • Presentiamo poi un libro d’arte e una mostra curati dal nostro critico Dalmazio Ambrosioni e dedicati a Livio Bernasconi inedito. L’esposizione è in corso alla Biblioteca cantonale di Lugano.
  • La riflessione di Pietro Ortelli si concentra sulla decisione del presidente della Turchia, Erdogan, di riconvertire Santa Sofia, oggi museo laico, in moschea, una scelta che rientra in una precisa strategia politica.
  • Luca Cerchiari si occupa di un libro fotografico su Mina, promosso dal figlio Massimiliano Pani.
  • Essendo la rubrica televisiva in vacanza, la parte culturale si chiude con Emanuele Sacchi che recensisce un film presente in video on demand e transitato in qualcuna delle poche sale aperte in Italia, The High Note (L’assistente della star) e un film uscito sulla piattaforma MUBI, già vincitore del premio speciale della giuria a Locarno 2017, Good Manners (As Boas Maneiras).
  • Nella sua rubrica Tracce di futuro Luca Gammaitoni s’interroga su quanto sia davvero intelligente l’Intelligenza Artificiale (AI).
  • La sezione di Economia, curata da Corrado Bianchi Porro, si apre con la presentazione dei risultati di un sondaggio svolto da UBS tra 2500 aziende elvetiche dopo la prima fase del coronavirus, con particolare attenzione alla situa­zione ticinese. Segue il resoconto del convegno sui Family Office, tenutosi al Centro Studi Villa Negroni. In chiusura pubblichiamo due ampi contributi sul recente Festival dell’Economia di Trento.

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