Addio a Regis Philbin, volto della tv americana

Regis Philbin, la leggenda del piccolo schermo detentore del record mondiale per il maggior numero ore di sulla televisione americana, è morto all’età di 88 anni. La famiglia conferma la sua scomparsa con un comunicato a “People” magazine: «siamo lieti di aver potuto trascorrere del tempo con lui. Era una persona dotata di un leggendario senso dell’umore e aveva la rara capacità di rendere ogni giorno memorabile», afferma la famiglia di Philbin.

Nella sua lunga carriera è stato non solo un popolare anchorman ma anche un attore, un cantante, e un comico. Dopo aver trascorso anni conducendo show televisivi mattutini a Los Angeles, nel 1983 Philbin è tornato nella sua New York per condurre una trasmissione quasi sconosciuta per una rete locale di ABC. Nel 1985 le due donne che lo affiancavano nello show vennero sostituite da Kathie Lee Gifford, un cambio che segnò la svolta. Tre anni dopo infatti il programma Live with Regis and Kathie Lee era conosciuto a livello nazionale. I due erano complementari: «Ogni tanto mi innervosisce, e io innervosisco lei – aveva confessato sorridendo Philbin – Ma quello ciò odio di più sono due conduttori troppo civili, troppo gentili uno con l’altro». Infatti, sul piccolo schermo si punzecchiavano, battibeccavano, ma si divertivano e facevano divertire.

Nel 1999 Philbin iniziò a condurre su ABC lo show nel prime time Chi vuole essere un milionario?: inizialmente doveva durare solo due settimane ma si rivelò un successo, così alla fine andava in onda tre volta alla settimana.

Nato a New York il 25 agosto del 1931, Philbin si è laureato all’Univerità di Notre Dame prima di trascorrere due anni nella Marina americana. Finita l’esperienza militare Philbin si dedicò alla carriera dell’intrattenimento scontrandosi con i suoi genitori, profondamente contrari alla sua decisione. Una scelta che poi si è rivelata perfetta visto il successo ottenuto.

«Uno dei grandi della storia televisiva, Regis Philbin, è morto a 88 anni- twitta Donald Trump – Era una persona fantastica e un mio amico. Continuava a ripetermi di candidarmi alla presidenza”. (Fonte ANSA)

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