Gallerista da 50 anni. Continua il percorso di Paolo Poma con l’arte
Dal 7 dicembre con la mostra La grande pittura ticinese e lombarda. Paolo Poma riparte da 50. Esattamente da cinquant’anni di attività espositiva, prima alla Fondazione Caccia Rusca di Morcote, che ha diretto per molto anni, poi nella Galleria Poma d’arte nell’attuale sede alla Strecia di Mort 1, sempre a Morcote. Cinquant’anni durante i quali si è specializzato ed ha alimentato una Galleria, che è diventata un punto di riferimento nell’arte ticinese e lombarda dal Novecento ai nostri giorni.
Paolo Poma con la sua attività di gallerista è conosciuto a livello internazionale per la continuità con cui mette a confronto l’arte italiana e quella ticinese o, meglio, svizzeroitaliana. Il dato è stato ribadito dalle numerose esposizioni che si sono succedute, sempre caratterizzate da questo clima di apertura e di confronto, nel quale si innesta il piacere culturale di individuare punti di collegamento. Due in particolare. Il primo è dato dalla straordinaria stagione di Corrente, che dal finire degli anni Trenta da Milano ha contribuito in misura decisiva a infondere nuova personalità nella pittura italiana e, di rimando, anche a quella ticinese. Il secondo conduce all’Accademia di Brera, che ancora oggi continua a formare generazioni di artisti. Paolo Poma con la sua attività espositiva e di promozione culturale ha raccolto centinaia di opere di artisti italiani e ticinesi, riunendo un archivio straordinario e praticamente unico. Da questo attento e ampio collezionismo nasce la mostra dal titolo “La grande pittura ticinese e lombarda”, che si inaugura venerdì 7 dicembre dalle ore 15. Riunisce una settantina di opere equamente suddivise tra pittori italiani e ticinesi, avendo quale riferimento, oltre all’alta qualità, il periodo storico che comprende tutto il Novecento e si allunga sino ai nostri giorni. Accanto ai protagonisti di Corrente con i vari Birolli, Cassinari, Sassu, Badodi, Guttuso, Manzù, Morlotti, Vedova, Valenti la mostra presenta opere di protagonisti ticinesi dell’arte del ‘900, da Feragutti-Visconti a Monteverde, Preda, Cesare e Guido Tallone, Ernesto Fontana, Ettore Buzzi e altri. La mostra è anche un omaggio a Morcote, con opere di artisti che hanno vissuto o frequentato questo meraviglioso villaggio, da Iras Baldessari a Felice Filippini, Jean Corty, Dobrzanski, Massimo Cavalli, Giuseppe Foglia, Hans Zulauf (Zurigo 1905-Morcote 1976).
Dulcis in fundo, alcuni disegni e bronzi originali di Lucio Fontana, provenienti dalla Collezione del fratello Geronzio Fontana, che si definiva “ceresiano” in quanto la sua famiglia aveva origini melidesi, e che negli anni era divenuto un assiduo frequentatore della Galleria Poma.
Morcote, Galleria Poma (Strecia di Mort 1), “La grande pittura ticinese e lombarda”. Inaugurazione venerdì 7 dicembre ore 15. Fino al 24 aprile 2019. Orari: martedì-domenica 14-17. Su appuntamento 091 996.17.77.
Nel testo: Iras Baldessari, Café de Paris, 1915, olio su cartone
Sotto: Luigi Monteverde, Paesaggio lacustre; Italo Valenti, Il teatrino.