Addio all’étoile Carla Fracci
L’«eterna fanciulla danzante», come la definì il poeta Eugenio Montale, è morta a Milano a 84 anni. È con commozione che il Teatro della Scala, dove Carla Fracci mosse i primi passi nella danza, ha annunciato la morte della celebre étoile: «Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo». Tra le sue interpretazioni memorabili i ruoli romantici e drammatici, che l’hanno resa una stella in tutto il mondo. Di umili origini, il padre era alpino e la madre operaia, Carla con il suo talento conquistò i teatri più importanti del mondo fino ad essere eletta nel 1981 «prima ballerina assoluta» dal New York Times.
È stata interprete ideale di Giselle (1961), drammatica in Francesca da Rimini (1965), spiritosa in Coppelia (1961), lirica e intensa nel Lago dei cigni (1973). Qualità che le hanno permesso di eccellere sia in creazioni contemporanee quali Romeo e Giulietta (1958) e Les demoiselles de la nuit (1964) sia nei numerosi balletti per lei concepiti dal marito, il regista Beppe Menegatti, e realizzati dal coreografo Loris Gai (Pelléas et Mélisande, 1970; Il fiore di pietra, 1973). Carla Fracci ha ballato con i massimi danzatori del nostro tempo, fu ospite dei maggiori teatri del mondo e divenne prima ballerina presso l’American Ballet Theatre. Tra le sue interpretazioni più recenti si ricordano Amleto Principe del sogno (2002); Lady Macbeth (2004); Maria Stuarda, l’ultima notte (2005); La primavera romana della signora Stone (2006) e La bella addormentata nel bosco (2009). Dal 2000 al 2010 ha diretto il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Quella che doveva essere una intervista a due voci – tra l’étoile e Andrea Chiodi – sabato 29 maggio nell’ambito del Premio Chiara, diventerà un evento in suo onore. Nella Sala Napoleonica di Ville Ponti a Varese, dalle ore 16.40, la ricorderanno l’attore e regista Andrea Chiodi e lo scrittore, giornalista e biografo di Carla Fracci Enrico Rotelli. Il tutto sarà corredato da proiezioni con sue interviste e spezzoni video di importanti rappresentazioni. Si parlerà della sua vita, della sue carriera, della sua autobiografia Passo dopo Passo (Mondadori 2013), che sarà disponibile, e della fiction a lei dedicata, Carla, che andrà in onda in autunno su Rai 1. Ci sono ancora posti disponibili per l’evento a lei dedicato, e intitolato Più leggera dell’aria, più lieve di un respiro: è possibile prenotarsi online o registrarsi al momento.
La danzatrice stanca (*)
[…] A te bastano i piedi sulla bilancia
per misurare i pochi milligrammi
che i già defunti turni stagionali
non seppero sottrarti. Poi potrai
rimettere le ali non più nubecola
celeste ma terrestre e non è detto
che il cielo se ne accorga basta che uno
stupisca che il tuo fiore si rincarna
si meraviglia. Non è di tutti i giorni
in questi nivei défilés di morte.
(*). Poesia scritta da Eugenio Montale nel 1969 per l’amica Carla Fracci, all’epoca incinta e lontana dalle scene.