Un bilancio del Festival del libro di Muralto con il prof. Renato Martinoni
Si è tenuto da venerdì a domenica scorsa a Muralto, FestivaLLibro, una tre giorni dedicata all’editoria della Svizzera Italiana e all’incontro tra la parola scritta e cinema. L’evento è scaturito dalla volontà del Comune di Muralto, con la consulenza del Locarno Film Festival, di creare un terzo appuntamento della già esistente Primavera Locarnese. Il Direttore artistico del Festival, il prof. Renato Martinoni traccia con noi un bilancio:
Professore, si può dire che il pubblico ticinese sappia apprezzare queste offerte? “Direi di sì, abbiamo avuto una risposta importante, soprattutto per quanto riguarda la Fiera del libro, che prevedeva la presenza delle case editrici ticinesi nella sede del Municipio e la possibilità di comperare le loro ultime uscite. È più semplice immaginare che la gente gradisca la proiezione di un film, invece è meno scontato avere una buona risposta nei confronti dei libri. In questo senso è stato un successo, il Festival come evento culturale è riuscito”.
C’è stato un momento particolarmente significativo? “Ce ne sono stati diversi, uno su tutti l’incontro con la scrittrice Antonia Arslan e la successiva proiezione del film dei fratelli Taviani tratta dal romanzo La masseria delle allodole, con circa trecento persone presenti. Poi il workshop con Davide Calì, illustratore di grande successo; abbiamo già varie iscrizioni per l’anno prossimo”.
Pensate già alla prossima edizione, dunque? “Certo, abbiamo incominciato a fare le prime riflessioni proprio in queste ore, coinvolgendo in modo corale i vari attori, dai quali vogliamo raccogliere le varie impressioni. Abbiamo la consapevolezza che si può sempre migliorare. Un aspetto su cui vorremmo investire maggiormente in futuro è il pubblico giovanile. Al Festival ho visto tanti giovani; voglio anche ricordare l’apporto del Gruppo giovani del Comune di Muralto, ma sicuramente si può ampliare l’offerta così da raggiungerne altri”.
Nel Municipio di Muralto c’era anche una scatola nella quale il pubblico poteva lasciare il suo feedback, è uscito qualcosa di interessante? “Ci sono stati molti riscontri, per la gran parte positivi; la gente ha apprezzato i nostri sforzi”.
Come Direttore artistico cosa le ha dato questo impegno? “La cosa che ho maggiormente apprezzato è la grande libertà di movimento che mi è stata concessa, dall’inizio alla fine. Nello stesso tempo si è trattato di un lavoro di forte collaborazione, in primis con il Comune di Muralto e il suo sindaco, il dottor Stefano Gilardi, e poi con il Film Festival di Locarno, in particolare con Marco Solari e la nuova direttrice Lili Hinstin. Ci terrei a sottolineare che dietro le quinte hanno lavorato più di 50 persone”.
Laura Quadri