“I Cenci”, in prima assoluta al LAC lo spettacolo di Giorgio Battistelli
Si è da poche ore conclusa la conferenza stampa di presentazione dell’originale spettacolo di Giorgio Battistelli, tratto dal capolavoro di Antonin Artaud (Parigi, 1935), e frutto della collaborazione di LuganoInScena, 900presente, RSI Rete Due e Spazio 21. Debutto assoluto per la Svizzera, lo spettacolo – I Cenci – andrà in scena nella Sala Teatro del LAC domenica 26 maggio, alle ore 20:30, e sarà per la prima volta eseguito in lingua italiana.
Alla conferenza stampa, svoltasi questa mattina nella Sala Refettorio del Convento degli Angioli, è dapprima intervenuto Luigi Maria Di Corato, Direttore della Divisione Cultura della città di Lugano. Questi, dopo aver sottolineato che lo spettacolo vede la collaborazione tra LuganoInScena e il Conservatorio della Svizzera italiana, ha appuntato che il progetto è il frutto di un orientamento sempre più forte, da parte di LuganoInScena, alla produzione.
Ha quindi preso la parola Christoph Brenner, Direttore del Conservatorio della Svizzera italiana, che ha preannunciato la centralità della musica all’interno dello spettacolo, tema più nel dettaglio affrontato da Francesco Bossaglia, Direttore d’orchestra e uno degli ideatori de I Cenci. Il progetto, pensato per festeggiare i venti anni di vita di 900presente (fondato da Giorgio Bernasconi nel 1999), ha da subito affascinato Bossaglia per molteplici aspetti. Anzitutto, la vicenda ideata da Artaud, che tratta del terribile Conte Cenci e del suo assassinio nella Roma papale di fine Cinquecento, per cui venne condannata a morte la figlia Beatrice, è avvincente: misteriosa, cupa e affascinante al tempo stesso, tutti i personaggi sono coinvolti nel male, non v’è distinzione tra vittime e carnefici. In secondo luogo, ha spiegato Bossaglia, lo spettacolo di Artaud lo ha colpito per l’ensemble, che vede protagonisti archi, legni, percussione, tastiera, e soprattutto l’elettronica, fulcro dello spettacolo (per l’occasione completamente riarrangiata). La scelta è quindi caduta su Giorgio Battistelli, compositore italiano divenuto noto con il suo “teatro di musica”.
Sul tema si è poi soffermato Carmelo Rifici, Direttore di LuganoInScena, che ha rimarcato la centralità del suono ne I Cenci. Battistelli rinuncia alla voce cantata per riavvicinarsi alla concezione di Artaud del “teatro e il suo doppio”, del “teatro della crudeltà”, in quanto “linguaggio nello spazio, linguaggio di suoni, di grida, di luci e di onomatopee”. Rifici ha quindi spiegato che il cast è stato pensato a partire da Roberto Latini, attore pluripremiato che da anni porta avanti una personalissima ricerca teatrale sulla possibile amplificazione della voce e sulla forza intrinseca della parola. Completano il cast Anahì Traversi, Michele Rezzonico, Elena Rivoltini e la performer Marta Ciappina; quest’ultima, apparirà negli ultimi cinque minuti dello spettacolo e, promette Rifici ma senza entrare nel dettaglio, sorprenderà gli spettatori.
Lucrezia Greppi