A qualcuno piace caldo?

I drogati danneggiano soltanto la loro vita: tu avveleni i polmoni degli innocenti (Wystang Hug Auden)

L’ing. Stefano Caserini all’UCID di Como

Stefano Caserini, ingegnere ambientale e titolare del corso di Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano, è stato ospite dell’UCID di Como per illustrare le ultime novità sul clima. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative e partecipante alla conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Katowice, ha aiutato a comprendere mito e realtà del surriscaldamento globale. Ormai le tesi negazioniste sul riscaldamento climatico sono superate, ha detto. Tuttavia qualche autorevole esponente politico come Donald Trump che in un suo tweet ha detto che «ormai questa stronz… del riscaldamento globale deve finire» e non è forse un a caso che gli USA si siano ritirati dall’accordo su Parigi dove 195 Paesi prevedono di contenere questo rialzo «ben al di sotto dei 2 gradi centigradi», sforzandosi di fermarsi a +1,5°. D’altra parte l’evidenza è sotto gli occhi di tutti anche se non è un segnale regolare. Ma non si possono dimenticare le esplosioni di caldo nel 2003 in Francia o quelle del 2010 in Russia mentre lo scioglimento dei ghiacciai è una costante anche se il Nordamerica resterà più fresco per l’influenza calmieratrice della Groenlandia rispetto ai mutamenti che si riscontrano altrove. Per esempio, in Africa le popolazioni toccano con mano come rapidamente cambiano le coltivazioni agricole e pure questo spinge verso le migrazioni e contribuisce a creare l’esodo delle popolazioni verso l’Europa. La buona notizia, ha commentato Caserini è che comunque la Terra non diventerà un pianeta morto come Venere. Rispetto agli ignari dinosauri, sapremo almeno perché intere città saranno sommerse dall’innalzamento del mare e se si supererà il limite del 2% saranno distrutte le barriere coralline per l’effetto serra. Comunque a Como e in Ticino, essendo ad un’altitudine più elevata, se può consolare, non vi saranno problemi. A noi magari poco importa, ma per le città le vestigia di 400-500 anni fa, non sono poi così lontane. Altro motivo di soddisfazione, è il fatto che è stata almeno evitata un’altra era glaciale anche se si è ecceduto in senso opposto. Per scendere sotto l’aumento di 2 gradi previsti dall’accordo su Parigi, bisognerà rottamare il sistema energetico attuale e puntare sulle energie rinnovabili come quella del sole. Di certo gli investimenti dovranno cambiare percorso verso le fonti alternative che dimezzano le emissioni e perderanno valore. Ci si attende una conversione ecologica. Conviene evitare una concezione magica del mercato, che tende a pensare che i problemi si risolvano solo con la crescita dei profitti, ammonisce Papa Francesco in “Laudato si”. E aggiunge: «Non basta conciliare in una via di mezzo la cura della natura con la rendita finanziaria. Su questo tema le vie di mezzo sono solo un piccolo ritardo nel disastro». Mentre Hanna Arendt apre tuttavia alla speranza: «Il fatto che l’uomo sia capace di azione significa che da lui ci si può attendere l’inatteso. E ciò è possibile solo perché ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità».

Corrado Bianchi Porro

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