Apprezzato “Storto” dalla platea studentesca

La compagnia “inQuanto teatro” in scena con lo spettacolo “Storto”

Oggi al Teatro Foce di Lugano terzo spettacolo del concorso Young & Kids, nell’ambito del FIT. Dopo il girovago Sacha Trapletti e il Teatro delle Briciole, era di scena alle 14 l’inQuanto Teatro con Storto, regia di Giacomo Bogani, per un pubblico dai 12 anni, scolastica come al solito affollata e inquieta, allegramente partecipativa. Ancora una creazione sulla tematica della diversità e delle problematiche d’integrazione, molto frequentata e necessaria a livello pedagogico. In questo caso, s’incontrano un ragazzo (Davide Arena) variamente disadattato con difficoltà di comunicazione, chiuso in un suo mondo fumettistico e immaginario e una ragazza (Elisa Vitiello) che ha il fratellino down sul quale si concentrano tutta l’attenzione e il supporto della famiglia. Due solitudini che, dopo un primo scontro di diffidenza, decidono di fuggire insieme per un breve viaggio iniziatico. Originali sono le proiezioni grafiche che disegnano sia gli sfondi dell’avventura e dei personaggi reali che fanno parte del mondo di questi due adolescenti, sia le figure che il ragazzo pensa e disegna, del suo universo scombinato e pop. Lungo il viaggio, che dovrebbe approdare negli USA ma che in realtà copre la distanza di una trentina di chilometri con un pullmino, i due giovani confidano reciprocamente disagi e paure, esorcizzandole a poco a poco in una speranza di libertà e indipendenza da conquistare forse in un prossimo futuro. Sotto una scorza di durezza e cinismo, gli adolescenti mostrano sensibilità, Linda alla fine ammette di provare il bisogno di proteggere e difendere il fratellino nato un po’ “storto”. Ma chi non lo è? La morale è questa. Basato sul testo di una giovane autrice veneta, Matilde Piran, la rappresentazione usa un linguaggio disincantato che la platea studentesca ha potuto apprezzare e condividere, grazie anche alla credibilità dell’interpretazione.

Manuela Camponovo   

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