Banksy torinese, manifesti contro inquinamento da mascherine

Lo street artist Andrea Villa ribattezzato il “Banksy torinese”, torna sui muri della città con una nuova campagna: questa volta per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento causato dalle mascherine.

#maskpollution è il nome del suo nuovo lavoro, realizzato in collaborazione con la fondazione AcquaFoundation di Milano, che trasforma le mascherine in oggetti diversi, dal carapace di una tartaruga rimasta intrappolata al terreno verde di gioco per ricordare che: “più di 32.500.000 mq di mascherine buttate equivalgono a più di 4.500 campi da calcio“.

«Esistono delle mascherine biodegradabili in bioplastica, ma non vengono prodotte per problemi di costo», osserva Villa, spiegando di aver creato i suoi manifesti “con ‘the breath’, un tessuto prodotto in Italia che assorbe l’inquinamento, tema molto sentito nel mondo e a Torino, città più inquinata d’Italia. «Come artista voglio parlare di temi fondamentali in questo mondo che sta radicalmente cambiando. In questo periodo storico l’arte non può rimanere passiva ma deve agire e non essere solo più un orpello avulso dal contesto reale».

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