Bibbia e suggestioni letterarie nell’opera di Nikolaj Gogol’

Secondo incontro per il ciclo “Bibbia, letteratura, filosofia”, proposto dall’Associazione Biblioteca Salita dei Frati giovedì 15 novembre alle ore 20.30, con una conferenza di Adalberto Mainardi, intitolata “Bibbia e suggestioni letterarie nel romanzo. Le anime morte di Nikolaj Gogol”.

Le “anime morte” sono i servi della gleba deceduti ma non ancora cancellati dai registri erariali, per i quali il proprietario continua a pagare le tasse. È il paradosso su cui attecchisce come enigmatica efflorescenza barocca il capolavoro di Nikolaj Gogol’ (1809-1852) Le anime morte. La surreale compravendita di “anime morte”, messa in moto da Pavel Ivanovič Čičikov per ottenere l’assegnazione di terre nei governatorati meridionali, diventa il meccanismo propulsore dell’intreccio del romanzo, che ruota attorno alla pingue figura del suo antieroe, “liscia, gradevole sfera che contiene il nulla” (Serena Vitale). Come nei quadri di Bosch, mostruose figure prolificano sulla tavolozza narrativa gogoliana, che spalanca lo sguardo sull’abissale inconsistenza dell’essere: il vuoto, la vanità di tutte le cose, la menzogna sociale e la mistificazione morale. Salutato al suo apparire (1842) dalla critica liberale come “l’opera tipicamente nazionale … fedele, spietata, patriottica” (Belinskij) di cui la Russia aveva bisogno, a un livello simbolico più profondo, questo paradossale “poema”, come lo definisce l’autore, si configura quale viaggio dantesco nell’oltretomba della condizione umana.

La conferenza propone un itinerario nel fantasmagorico universo gogoliano, tra echi letterari e suggestioni figurative, facendone emergere i riferimenti alla tradizione biblica come chiave di lettura.

Il relatore, Adalberto Mainardi, è monaco della comunità religiosa di Bose. Si occupa di storia della Chiesa russa, di spiritualità ortodossa e di ecumenismo. Ha curato l’edizione italiana di alcuni classici della spiritualità russa, tra cui i Racconti di un pellegrino russo (Qiqajon 20102), e l’edizione critica del Concilio della Chiesa ortodossa russa del 1988. Tra le sue pubblicazioni: Ermeneutica e studi biblici nell’ortodossia contemporanea, in Ermeneutica dei testi sacri. Dialogo tra confessioni cristiane e altre religioni, a cura di S. Mele, Bologna 2016 (pp. 165-196); Insieme verso l’unità. L’esperienza monastica e il cammino ecumenico (Qiqajon 2014); Spiritualités en dialogue (Paris 2014), e la curatela del volume Il dono dell’ospitalità (Qiqajon 2018).

 

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