Cervellovirus e Digitalvirus
Vorrei subito togliere di mezzo un equivoco: quello che io sia contro la RSI, come qualcuno purtroppo pensa, perché ogni tanto muovo verso di lei delle critiche. Ci mancherebbe… Come se una madre non potesse (non dovesse!) criticare a volte un proprio figlio. Detto ciò vengo al dunque.
Quello che sta capitando in questi convulsi giorni da quando ha cominciato a diffondersi a livello mondiale il coronavirus è emblematico della situazione “virale” nella quale è caduto – ma già da molto tempo – tutto il sistema mediatico. Un sistema “ammalato” sul quale ci si dovrà tutti un giorno forzatamente chinare. Un sistema del quale fa parte anche la nostra SSR/RSI.
In una Bustina di Minerva del 1992 (!) si legga cosa, tra altro, scriveva Umberto Eco prendendo spunto da un’Esposizione a Parigi di un certo Paolo Pannini (1691– 1765): «…Ma c’è di più: Pannini potrebbe essere visto come il primo artista dello zapping, l’antenato di Blob, il profeta contemporaneo dell’informazione paralizzata dalla propria crescita esponenziale». (Il corsivo è mio).
Ma a Comano – almeno ogni tanto – c’è qualcuno che ancora riflette, che ancora ragiona? C’è qualcuno (donna o uomo) che ancora possiede almeno un briciolo di dignità e coraggio?
Orio Galli