Chi era Gaber? Ombretta Colli lo racconta in un libro

Dopo 50 anni esatti dalla creazione del Teatro-Canzone ideato fa Giorgio Gaber, esce per Mondadori Chiedimi chi era Gaber, scritto dall’allora moglie Ombretta Colli e dallo storico collaboratore Paolo Dal Bon, oggi presidente della Fondazione Gaber.

«Ci rivedemmo a una di quelle feste mondane tipiche della capitale, nell’attico di un noto produttore cinematografico… Quando mi accorsi della presenza di Giorgio Gaber tra gli ospiti non potei fare a meno di chiedermi cosa ci facesse un uomo come lui in un ambiente simile: io, per quanto poco entusiasta, mi trovavo perfettamente a mio agio, mentre lui sembrava del tutto in difficoltà. Era sospeso tra la timidezza e un atteggiamento di sufficienza: scambiava poche parole coi presenti, dispensava sorrisi incerti, fumava sempre moltissimo e, ne sono sicura, avrebbe pagato per essere trasformato in un elemento dell’arredo».

Sono gli anni Sessanta, e quell’incontro darà inizio alla storia d’amore tra Ombretta Colli e Giorgio Gaber. Entrambi ai loro primi passi nel mondo dello spettacolo, lei attrice, lui cantante. Lei bella, estroversa, sicura di sé, lui timido, impacciato, e sicuro solo del suo talento. Questo libro è la storia di tutto ciò che avvenne dopo quell’incontro: un amore, un matrimonio, una figlia, una complicità durata tutta la vita. E il racconto delle rispettive carriere, che procedevano in parallelo e a volte si incrociavano. Tutti e due venivano dalla povertà, tutti e due si erano riscattati grazie al loro talento. Due caratteri molto diversi ma compatibili, se riuscirono a vivere in armonia anche il momento in cui lei decise di candidarsi per Forza Italia, e lui di rispettare la sua scelta.

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