“Colour Splinters” di Marina Aristotel all’Estopia Art Gallery di Lugano

Domani, – giovedì 6 febbraio 2020 – alle ore 18:00 verrà inaugurata presso la Estopia Art Gallery di Lugano la mostra Colour Splinters di Marina Aristotel, visitabile sino al 9 marzo. L’allestimento, curato da Edwin Hughes Scorretti, è sostenuto da HYT Watches, innovativa manifattura d’alta orologeria svizzera. Dopo la sua prima mostra personale, AASAMBLAJ, presentata con successo da Estopia Bucarest a febbraio 2019, la giovane artista romena ha compiuto un decisivo passo in avanti nello sperimentare la fluidità dei materiali e l’innovazione attraverso i colori. Formatasi come pittrice e, già conosciuta per i lavori in resina, negli ultimi due anni l’artista si è applicata a superare il proprio ambito di referenze con una tecnica di stratificazioni tridimensionali e di assemblaggio.

Con Colour Splinters, Marina Aristotel ha introdotto un nuovo media nella sua pratica artistica – il plexiglass – che magistralmente volge da rigido a fluido, enfatizzando le vivide trasparenze e i riverberi. Il taglio e il ri-assemblaggio rimane la metodologia di riferimento, con l’artista che prosegue nel suo approccio dialettico di prima creare per poi ‘distruggere’ il proprio lavoro. Per Marina Aristotel, tagliare le superfici dipinte rimane una azione imprescindibile: superata questa fase, l’artista procede nell’attribuire il reale ‘ordine’ e ‘significato’ del suo lavoro. L’asprezza delle schegge entra in gioco con l’armonia in tinte di palette di colori, riunendo una esperienza sensoriale completa, guidando lo spettatore su come forme e colori possano generare disegni casuali, anche basandosi sulle teorie dei colori, con emozionanti effetti estetici.

Sovrapponendo la disposizione dei colori alla maniera di Rothko, gli elementi contrastanti fanno risaltare la semplicità quanto il trambusto distinto dei colori, risonanti insieme alle emozioni. Queste forme fratturate e sconvolte si trasformano così in una esplosione di schegge di colori che appaiono capaci di incidere la visuale e rimodellare nuove forme e volumi, comparabili nel ricomporre un mosaico di idee e memorie.

Un semplice ma elegante gioco di come schegge di realtà ed elementi frantumati possano tenere insieme una oscillazione senza fine tra il flusso del tempo e la calma completa. Marina Aristotel utilizza differenti tinte per accentuare la differenza di colori attraverso un approccio simil-liquido. In questa prospettiva, Colour Splinters rappresenta un manifesto della fluidità sia della materia che dei colori, dove l’artista costruisce, segmento su segmento, un misterioso puzzle interiore, di cui lo spettatore è invitato a scoprire la relativa coerenza.

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