Crescono le aziende agricole biologiche in Svizzera

Il numero di aziende agricole (49 363 nel 2020) ha continuato a diminuire (–1,3% rispetto al 2019) a fronte di un aumento di quelle che hanno abbracciato la coltura biologica (+3,8%). 

Un numero sempre maggiore di agricoltori si è infatti convinto dell’importanza della produzione biologica e, con la sua vasta superficie inerbita, il Cantone dei Grigioni ne è il capofila: oltre la metà (58%) delle sue 2215 aziende sono biologiche.

Le aziende agricole hanno dato lavoro a 149 500 persone (2019: 150 100), il 12% delle quali di nazionalità straniera. La maggioranza delle persone attive (56%) lavora a tempo parziale. La manodopera familiare, che rappresenta oltre i tre quarti di quella totale, è tuttora uno dei pilastri dell’agricoltura svizzera. Il 6% delle circa 54 300 donne attive nelle aziende agricole ne era a capo.

Stabili le barbabietole da zucchero, in rialzo il mais

Nel 2020 la maggior parte dei terreni detenuti dalle aziende agricole era costituita da prati naturali e pascoli (604 600 ha, ovvero il 58% del totale della SAU). I campi occupavano 399 800 ha (38%). Tra le altre superfici coltive (38 500 ha, 4%), la vigna occupava 13 400 ettari e i frutteti 7000 ettari.

Effettivo dei bovini in mutamento, pollame ancora in aumento

Nel 2020 è proseguito il mutamento dell’effettivo dei bovini, caratterizzato da una riduzione del numero delle vacche da latte (546 500; –1,5%) e dei loro allevatori (–2,6%). Questo sviluppo va in particolare a favore dell’allevamento estensivo di vacche nutrici (131 400; +2,4%) nell’ottica della produzione di carne. Gli effettivi di vacche da latte delle aziende agricole biologiche, invece, sono in aumento (+2,8%).

Il calo osservato negli ultimi anni nella filiera suina si è confermato anche nel 2020, seppure a un ritmo più contenuto rispetto all’anno precedente, sia sul fronte degli allevatori (–3,8%) che su quello del numero di capi di suini (–0,8%). Per quanto riguarda gli effettivi di suini biologici (3% della filiera), dopo vari anni in aumento, nel 2020 se ne è registrato un calo (–8,4%). Nel 2020, al pari degli anni precedenti, l’allevamento di pollame è rimasto in crescita (+4,9%).

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