Da Praga – Cinema al chiaro di luna: il ritorno del drive-in
La Repubblica Ceca – fino ai primi anni Novanta ancora Cecoslovacchia – ha una lunga tradizione cinematografica: la dittatura comunista perseguitava gli artisti non in linea con il regime, ma d’altra parte ne assoldava altri per spargere il virus totalitario nella popolazione. La cultura cinematografica ceca – in gran parte d’autore – è di pregio, specialmente quella del secolo scorso.
Oggi, il crollo in tutto il mondo del settore cinematografico – come testimoniato dai tanti tg che hanno mostrato i boulevard di Hollywood deserti e interrogativi sull’industry del cinema americano post-Covid-19 –, ha toccato anche Praga. Come altrove, l’industria degli eventi culturali è in grave crisi, ma un ritorno al passato è possibile. No, non al passato recente (quando eravamo liberi di andare al cinema senza curarci del respiro altrui), ma quello quasi remoto.
L’idea di vedere i film “al cinema” in modalità drive-in riporta a molti la mente indietro alla propria giovinezza, quando – con il/la proprio/a partner – guardavano le proiezioni su tela dai sedili dell’auto (spesso sgangherata). È dunque così che da fine aprile anche a Praga, al mercato di Holešovice e presso la stazione merci di Žizkov sarà possibile assistere a diverse proiezioni cinematografiche.
Insomma: c’è voluta la pandemia globale per riportare indietro l’orologio di diversi decenni e guardarsi, come succedeva negli Stati Uniti, un bel film al chiaro di luna. Se molti cresciuti oltre la cortina di ferro potevano solo immaginare sbaciucchiamenti in macchina come avveniva nell’America di un tempo, oggi – decenni dopo – molti cechi possono rifarsi di quell’esperienza.
Amedeo Gasparini