Da Praga – Salute e democrazia: i rischi del post-Covid-19

Ad uscire rafforzati dal periodo di lockdown saranno i regimi autoritari o con tali tendenze. Questi, in molti casi prossimi alla bancarotta nonostante sempre inclini a voler mostrare i muscoli, sfoggeranno e manipoleranno i bassi bilanci di morti di Covid-19, dovuti alla gestione brutale – proprio perché autoritaria – dell’infezione virale, efficace per via della sospensione dei diritti individuali. Bilanci contraffatti, censure, falsificazioni di ogni genere saranno all’ordine del giorno.

Quanto alle democrazie, molte usciranno dal periodo di pandemia con le ossa rotte e una ricostruzione da avviare al più presto come negli scenari post-bellici oppure saranno salde dal punto di vista sociale, vista una riscoperta forza collettiva nel momento dell’emergenza. Ma una terza categoria di stati è quella di coloro che stanno abbracciando l’autoritarismo strisciante e ammirano i regimi che fanno uso di metodi pre-tirannici nella gestione della cosa pubblica.

Stregati dai modelli autoritari e apparentemente vincenti, molte democrazie (come quella magiara, non lontano dalla Repubblica Ceca) hanno approfittato o approfitteranno delle misure eccezionali dei cosiddetti poteri di emergenza per dirigersi verso un sistema illiberale. A Praga ci si ricorda troppo bene cosa sono i “poteri speciali”; essi sospendono lo Stato di diritto, la democrazia e le libertà fondamentali.

Il pretesto della salvaguardia della salute dei propri cittadini può e potrà trasformarsi in un annichilimento delle libertà individuali nei regimi tendenzialmente già allergici alla democrazia e dunque portare alla costituzione di un “comitato di salute pubblica” in stile periodo del Terrore francese; altrimenti detto, di un sistema a gestione autoritaria della nazione. Questo è uno dei temi del periodo post-Covid 19. Ed è uno scenario che va evitato. Per la nostra salute. Per la nostra democrazia. Per la salute della democrazia.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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