Dal 2009 scomparsi in Svizzera quasi 32’000 negozi. In Ticino la crescita netta maggiore
Secondo uno studio CRIF, pubblicato oggi, dal 2009 in Svizzera sono scomparsi quasi 32’000 negozi, i più colpiti sono i negozi di abbigliamento. Il Canton Ticino dimostra la maggiore crescita netta nel commercio al dettaglio, la maggior parte dei Cantoni, invece, registra un calo del numero di negozi.
Dal 2009 in Svizzera sono scomparsi 31’394 negozi. La maggior parte dei negozi è stata chiusa nel 2011 (3’200) e nel 2012 (3’262). Nello stesso periodo sono stati aperti 28’637 nuovi negozi. Si è verificato quindi un calo netto di 2’757 negozi, il che significa che il commercio al dettaglio è in fase di contrazione.
Se si paragonano le cancellazioni con le fondazioni di nuove attività del commercio al dettaglio, gli anni dal 2009 al 2015 hanno registrato una crescita negativa. Si è verificato un numero maggiore di chiusure, rispetto all’apertura di nuove attività commerciali. Nel 2016 si è assistito a una piccola ripresa, e nel 2017 e nel 2018 altri nuovi negozi sono stati aperti. Nel 2019, tuttavia, si è registrato nuovamente un forte aumento delle cancellazioni rispetto al numero di fondazioni di nuove attività.
I negozi di abbigliamento sono quelli che chiudono di più
Nel periodo in esame, il maggior numero di chiusure si è verificato per i negozi di abbigliamento (2’026), le edicole (1’719), il commercio al dettaglio specializzato di generi alimentari (1’420), il commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e software (1’375), il commercio al dettaglio di articoli sportivi (1’084) e il commercio al dettaglio al dettaglio di fiori e piante (1’004).
Il commercio di oggetti d’arte in ripresa
Allo stesso tempo, negli ultimi dieci anni sono stati aperti anche nuovi negozi specializzati. Le edicole (2’135), i negozi di abbigliamento (1’966), il commercio al dettaglio specializzato di generi alimentari (1’788), i negozi di fiori (1’421), il commercio di oggetti d’arte (1058) e il commercio al dettaglio di articoli sportivi (996) hanno registrato il maggior numero di nuove aperture.
Meno negozi di computer
Se si confrontano le cancellazioni con le nuove fondazioni, i negozi di apparecchiature informatiche hanno registrato il calo maggiore con oltre il 50% di nuove attività in meno. Anche i negozi di articoli sportivi e di abbigliamento hanno registrato una crescita negativa. Per contro, vengono aperti frequentemente negozi di fiori, negozi specializzati di generi alimentari e chioschi.
Quasi il 30% dei negozi chiude definitivamente poco dopo l’apertura
Molte delle attività appena fondate, spariscono altrettanto velocemente. Il 29,8% dei 28’637 nuovi negozi aperti negli ultimi 10 anni, ha dovuto chiudere. Un quinto dei negozi chiude già dopo un solo anno di attività, e il 17,6% dopo 2 anni.
Il Canton Ticino dimostra la maggiore crescita netta
I cantoni di Zurigo (4’432), Vaud (4’341) e Berna (3’742) hanno registrato il maggior numero di cancellazioni negli ultimi dieci anni. Si tratta dei cantoni che presentano anche il maggior numero di nuove fondazioni: Zurigo (4’354), Vaud (3’271) e Berna (2’655).
Se si confrontano le cancellazioni con le fondazioni di nuove attività, emerge un quadro diverso. Il Canton Ticino dimostra la maggiore crescita netta nel commercio al dettaglio, seguito da Lucerna, Argovia, Friburgo e Svitto. I cantoni di Berna e Vaud hanno fatto registrare un risultato negativo di oltre 1000 negozi, che hanno chiuso.
Informazioni sul rilevamento dei dati
Sono stati presi in considerazione tutti i negozi al dettaglio iscritti nel Registro di Commercio che sono stati cancellati, o fondati, tra il 2009 e il 2019.