A Dionisotti all’USI: una storiografia dei limiti e dell’urgenza

Il critico letterario italiano Carlo Dionisotti. © USI

Un pubblico molto numeroso si è collegato ieri sera durante la diretta streaming della serata dedicata, nel contesto dei festeggiamenti per i 25 anni dell’Università della Svizzera italiana (USI), alla figura di Carlo Dionisotti, i cui libri sono stati donati alla biblioteca universitaria nel 2017. «L’arrivo dei suoi libri a Lugano – ha sottolineato il professor Giacomo Jori, nell’introdurre i lavori – è un fatto di grandissimo significato in questo ultimo quarto di secolo; esso si associa ad un altro evento che conta molto: la nascita, all’USI, dell’Istituto di Studi italiani (ISI), fondato da Carlo Ossola e da lui diretto per 10 anni. Nell’Istituto, la famiglia Dionisotti ha trovato un interlocutore e un destinatario idoneo alla collocazione dei libri dello studioso. Il fondo, inaugurato nel 2017, è stato oggetto di diverse iniziative per la sua promozione, ma rimane molto da fare. Abbiamo il dovere di orientare la nostra ricerca tenendo ferma la barra indicata da Dionisotti, dalla sua testimonianza civile, e dalla sua coscienza vigile di italiano e europeo».

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