È perlomeno curioso…
…come molti continuino a usare i nuovi mezzi di comunicazione come i “social”. Salvo poi far sempre capo, soprattutto per promuovere le proprie candidature per qualche seggio in Municipi o Consigli comunali, all’”antica” carta stampata. Invadendo durante i due-tre mesi che precedono le elezioni, i nostri due supersiti quotidiani cartacei, di imponenti masse d’aria fritta gonfiata.
Facendo il verso al famoso detto del “divin Giulio” «il potere logora chi non ce l’ha» da parte nostra potremmo sempre aggiungere che, comunque, «il potere non si logora mai».
E tutto ciò in barba ai sempre più sbandierati proclami su risparmi energetici e difesa delle foreste che si continuano invece allegramente a distruggere. Anche perché il loro legname serve a produrre immense quantità di carta. Carta anche per libri che però nella maggior parte nessuno leggerà mai.
Forse tra le tante inutili nuove facoltà universitarie ne andrebbe creata finalmente una che insegni agli umani cosa sia la coerenza. E cosa sia la cultura: non quella del potere, ma quella più logicamente messianica dell’anti potere.
Vorrei per concludere segnalare un interessante editoriale di Matteo Airaghi apparso sul Corriere del Ticino di sabato 1 febbraio: Gli sprint insensati dei tempi culturali. Assolutamente da leggere. Anche perché profeticamente – per il suo contro–canto – felicemente controcorrente.
Orio Galli