Esce l’edizione 2019-2020 del Diario scolastico della Svizzera italiana

80 anni di storia, una tiratura di 100’000 copie, 168 pagine, tra cui 12 pagine interamente illustrate, corredate da preziose fotografie storiche del Ticino provenienti dall’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla: è questa l’edizione 2019-2020 del Diario scolastico della Svizzera italiana, presentato in conferenza stampa questa mattina.

Il primo Diario del 1939.

Fabio Casagrande, Direttore editoriale dell’omonima Casa editrice che lo pubblica, ne ha rievocato l’importanza storica: “Il Diario nacque alla fine degli anni Trenta come risposta ad un momento difficile dell’editoria scolastica ticinese, che desiderava distanziarsi da quella italiana, infarcita in quel periodo di propaganda fascista. L’editoria ticinese doveva ripensare se stessa e il Diario fu uno dei frutti di quella riflessione”. Da allora sono passati ottant’anni; è infatti dal 1939 che i ragazzi e le ragazze cresciute in Ticino e nei Grigioni italiano si trovano tra le mani questo prezioso strumento, negli anni arricchito di contributi sempre più a misura di studente (dalle nozioni di geometria e civica all’elenco di fatti curiosi) ma, prima ancora, di giovane.

“L’idea – spiega Sara Groisman, che ne ha curato quest’anno i testi – è quella di risvegliare l’attenzione dei giovani per quelle tematiche che li riguardano più da vicino, come la salute e il benessere psicofisico, la responsabilità civile, la questione dei ruoli di genere, la violenza, l’amore, l’amicizia ma anche la dipendenza dagli smartphone e l’orientamento sessuale. Per proporre questi temi in modo coinvolgente, abbiamo scelto un taglio narrativo. Attraverso brevi storie vengono accostati temi e problemi della vita giovanile. Per questo abbiamo deciso che avrebbero dovuto esserci anche diverse pagine illustrate, in continuità con il passato”.

Nel corso degli anni il Diario è infatti diventato un rilevante spazio di espressione per l’illustrazione ticinese e svizzera; tra i suoi illustratori si ricordano Franco Cavani, Corrado Mordasini fino a Adrienne Barman, Ursula Bucher e Antoine Déprez, per citare solo alcuni nomi. Ma quest’anno il compito di illustrare il Diario è stato volutamente affidato ad un’illustratrice esordiente, Juliane Roncoroni, nella vita giornalista.

Il Diario 1989-1990.

Le due autrici del Diario, Juliane e Sara, hanno scelto come filo conduttore l’immagine del treno; il viaggio con i mezzi pubblici attraverso il Ticino è infatti un’esperienza quotidiana per molti ragazzi che frequentano le scuole del Cantone. Luogo d’incontro, riflessione, studio ma anche relax, il treno è uno spazio importante per giovani e adulti. “Il titolo del Diario di quest’anno è In viaggio tra spazio e tempo. Il viaggio in treno infatti non è solo percorso nello spazio ma anche nel tempo: la rapidità del mezzo influenza la nostra percezione dei luoghi, avvicinandoli o allontanandoli. Questo doppio rapporto con spazio e tempo è al centro del Diario, dove le tappe del tragitto di carta sono scandite da fotografie storiche provenienti dall’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla, così che il viaggio attraverso il Cantone sia anche un viaggio nella storia”. Da giovane a giovane: all’interno del Diario anche tre pagine di consigli su come trascorrere il tempo in viaggio, curate in collaborazione con Tink.ch, la cui redazione è costituita unicamente da giovani giornalisti in erba.

L’edizione 2019-2020.

“Il treno, inoltre, appartiene al nostro passato come al nostro futuro. Per anni, in passato, è stato il mezzo privilegiato per spostarsi, data la difficile e complessa morfologia del nostro territorio. Ma appartiene anche al futuro, dato che nel dicembre 2020 sarà inaugurata la Galleria di base del Ceneri, che ridurrà notevolmente i tempi di percorrenza del tragitto casa-scuola per molti studenti. Oggigiorno, sul treno, lo studente può inoltre fare incontri molto particolari, che sicuramente possono fargli nascere delle domande importanti; magari potrebbe incontrare un migrante che si sta dirigendo a Nord, verso una vita migliore. Nel Diario abbiamo immaginato e illustrato anche questa scena”.

Un’edizione, anche questa, dunque, all’insegna della creatività, ma anche dell’ecologia: nonostante l’apertura al virtuale, l’agenda rimane di carta riciclata. Un invito alla scrittura e allo scarabocchio, e soprattutto alla conservazione, perché sfogliare il proprio Diario a distanza di anni è sempre una scoperta.

Laura Quadri

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