Festival di Berlino, stasera la finale

È in programma per stasera la premiazione della Berlinale 2020 e come spesso accade nell’ultimo giorno ai festival del cinema, arriva il film che spariglia tutto: si tratta di There Is No Evil di Mohammad Rasoulof, film composto da quattro storie che sono un vero pugno allo stomaco al regime iraniano. In scena la pena di morte in un regime e la responsabilità individuale.
Gli  altri cinque film in corsa sono: la pellicola russa DAU. Natasha di Ilya Khrzhanovskiy e Jekaterina Oertel; il film drammatico americano-britannico che tocca il tema dell’aborto, Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman; l’onirico Undine di Christian Petzold; My Little Sister di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond, film tra dolore e teatro; e il film italiano senza filtri sui rapporti umani Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo.

Sempre sul fronte italiano Volevo nascondermi di Giorgio Diritti potrebbe correre per l’Orso al miglior attore da assegnare ad Elio Germano che, tra l’altro, è anche uno dei protagonisti di Favolacce. Tornando a DAU. Natasha di Ilya Khrzhanovskiy ha dalla sua una singolare sperimentazione antropologica sado-maso e un progetto che ricorda un “Truman Show stalinista” capace di liberare le zone oscure dell’uomo. Ma è il film Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman quello che mette d’accordo tutti. In scena una storia on the road di una 17enne della Pennsylvania rurale alle prese con una gravidanza inaspettata e la scelta di abortire a New York.
C’è poi Undine del regista tedesco Christian Petzold, tra amore, mito, fiaba e storia di Berlino; e un’altro film tedesco, My Little Sister di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond che mescola, amore del teatro, Shakespeare, dolore, poesia e legame tra gemelli; del film la performance di Lars Eidinger, attore teatrale omosessuale che si ammala di una forma di leucemia aggressiva. A lui potrebbe arrivare un premio come miglior attore.
Siberia di Abel Ferrara porta in quota l’Italia al 70%, anche se non ha avuto buona accoglienza da parte della stampa estera, ma alcune immagini come quella del sole nero in una grotta sono rimaste nel cuore di molti.

n/a