FTAF: Mendrisio record di sfitto
Avevo tre sedie nella mia casa; una per la solitudine, due per l’amicizia, tre per la compagnia (Thoreau)
Crescita è la parola chiave che la presidente Cristina Maderni ha voluto indicare come motto dell’Annual Forum FTAF, la Federazione ticinese delle associazioni dei fiduciari, che si è svolto a inizio a ottobre al centro studi bancari di Vezia, arricchito per l’occasione da molti qualificati relatori. «Tornare a crescere» – ha detto Cristina Maderni – «non è un’utopia, né uno slogan. È un’ambizione che vogliano perseguire in modo realista. La macroeconomia ci supporta, in Svizzera, con una crescita nel 2018 prevista tra il 2,4 e il 2,9% e in Ticino del 2,2% (più che la Germania) coi conti del Cantone in ordine. Certo, siamo amareggiati e danneggiati dalla mancata apertura dei mercati, in particolare di quello italiano e da un franco nuovamente forte, mentre resta aperta la sfida per il settore dei fiduciari della digitalizzazione. Ma grazie a tutti per lo sforzo che faremo per uscire dalle logiche difensive del passato e passare al contrattacco individuando nuovi sentieri di crescita». Dopo l’apertura di Cristina Maderni, Sara Carnazzi Weber, responsabile analisi settoriale e regionale del Credit Suisse, ha tracciato il quadro del contesto immobiliare. Il credito ipotecario delle banche ha superato i mille miliardi, ma oggi il tasso medio delle ipoteche è dell’1,6%: se fosse come nel 2007 le famiglie spenderebbero il doppio. Tuttavia bisogna restare cauti, anche se oggi il rischio è limitato e non ci sarà un aumento prima dell’autunno dell’anno venturo o più in là. Anche l’attività costruttiva si sta ridimensionando, pur se i prezzi aumenteranno quest’anno tra il 2 e il 2,5%. Preoccupa, caso mai, lo sfitto per l’eccedenza dell’offerta. La quota in Svizzera è dell’1,6%, in Ticino del 2,3%, ma a Mendrisio è del 5%, con il 20% degli alloggi nuovi sfitti, specie i trilocali, il nuovo standard. Rosangela Mastronardi, partner di QTB, ha poi parlato del fenomeno delle fake news. Con Internet si promette la centralità dell’uomo e il fatto che ogni uomo possa essere famoso per almeno 15 minuti, ma certo bisogna mantenere cautela a fronte delle supposte verità che vengono propalate sulla rete. Edoardo Beretta, docente di economia internazionale all’USI, ha illustrato il percorso della finanza a dieci anni dalla grande crisi del 2008. Non è stato risolto il problema del debito, che è dilagato ulteriormente. Se grossi gruppi bancari sono stati salvati, anche l’Italia è oggi troppo grande per fallire come per essere salvata. «La faccenda è questa», ha concluso, «che non basta la matematica per dire questo vince e l’altro perde: volenti o nolenti, siamo tutti sulla stessa barca, come insegna la logica della partita doppia e quindi il problema riguarda tutti». Infine è intervenuto Christian Vitta, responsabile del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), che ha illustrato le linee guida della riforma cantonale nel quadro della doppia concorrenza per le aziende, fra Cantoni e con l’estero, ricordando la nuova normativa BEPS e la necessità di abolire gli statuti fiscali di cui alcune tipologie di aziende hanno goduto finora. La riforma fornisce tuttavia ai Comuni più flessibilità nell’attrarre contribuenti facoltosi ed imprese, ed appare sufficientemente equilibrata per poter superare la votazione popolare.
Corrado Bianchi Porro