Gli appuntamenti della settimana del FOCE

Questa sera, lunedì 29 aprile, presso il Teatro Foce, andrà in scena lo spettacolo di Mario Perrotta: Odissea (ore 20:30). Il regista disancora Telemaco dal tempo degli eroi e lo trascina nel ventunesimo secolo. Non risparmia nulla, a se stesso ed agli altri: racconta, come sa e come può, la sua versione dei fatti. Ogni sentimento si fa carne viva sulla scena e diventa corpo, parole in musica, avanspettacolo, versi sciolti e danza, odissea a brandelli di un ragazzo che non sa tenere insieme i cocci di una storia – quella di suo padre – che non sta più in piedi. Per Telemaco il tempo dell’attesa è scaduto: è ora di fare spettacolo. Nella scrittura di Perrotta si mescolano il mito e il quotidiano, Itaca e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, legati insieme da una partitura musicale rigorosa, pensata ed eseguita dai musicisti che con i loro strumenti diventano voci musicali del racconto. Le musiche, eseguite dal vivo, sono di Mario Arcari (oboe, clarinetto, batteria) e Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba).

Martedì 30 aprile, presso il Foyer Foce, si terrà poi un dialogo tra Andrea Bertagni, autore de La grande alluvione (2019), e Giovanni Valerio, giornalista e critico cinematografico. Come si evince dal titolo del libro, esso tratta di un’alluvione di dimensioni apocalittiche che cancella la città di Milano e i suoi abitanti. Si salvano soprattutto i cittadini immigrati – nordafricani e cinesi – che nella Milano segregazionista degli anni ’30 del XXI secolo sono confinati nei nuovi ghetti, i tunnel della vecchia metropolitana resi stagni. Sono loro a dare vita alla nuova Mila’ hàn, una città che deve affrontare la drammatica sfida dell’integrazione, dove gli «Anteriori » (i cittadini autoctoni) non accettano di perdere gli antichi privilegi. La grande alluvione ci porta in un medioevo prossimo venturo a tinte forti di cui qualcuno già oggi potrebbe intravedere i presagi.

Nella stessa data, la cantautrice Sophie Auster sarà ospite dello Studio Foce (ore 21:30). Auster ha realizzato due LP, il suo debutto self titledpubblicato con Naive records, Dogs and Men, e un EP, Red Weather. Il suo ultimo album, Next Time, uscito nel 2019, ha già riscosso un grande successo. Elogiata dal New York Times per le sue “vocalità ruvide e sensuali”, W Magazine l’ha messa in risalto come una delle giovani stelle emergenti.

Anche per mercoledì 1 maggio sono previsti due appuntamenti. Presso lo Studio Foce, si terrà una performance musicale all’insegna dell’integrazione fra popoli e culture: Tolmo in concerto con LaB-Ora (ore 18:00). Tolmo è un progetto di Antonio Zitarelli, Vito Cardellicchio, Samuel Frin e Alice Noris: nato nel 2018, si ispira alla cultura africana, la manipola musicalmente e sceglie di prendere la parte più esoterica della tradizione, ottenendo un risultato mistico e scuro, ma allo stesso tempo gradevole. Il laboratorio LaB-Ora è promosso dall’Associazione Materiale Elastico, nata nel 2017. Il concerto sarà il risultato di un lavoro di insieme tra la band Tolmo e i partecipanti al laboratorio, che ha riunito mamme, papà, bambini e giovani migranti provenienti da diversi Paesi insieme a persone del luogo, con lo scopo di favorire attraverso la musica un percorso di integrazione, uno scambio interculturale e la nascita di rapporti di amicizia e di solidarietà. Il concerto sarà replicato, sempre alle 18:00, giovedì 2 maggio, alla FABBRICA (via Locarno 43, Losone) e venerdì 3 maggio allo SPAZIO (via alle Pezze 13, Tesserete).

Nella stessa data, al Teatro Foce si terrà inoltre lo spettacolo Deriva (ore 20:30), che vede la regia e il testo di Ivana Di Salvo. La trama ruota attorno a Teulada, che ha lasciato il suo paese natìo con i genitori partiti verso la Mitteleuropa e desidera ardentemente un figlio. La sorella, Sulcis, finito il turno, con le mani sporche di esplosivo, s’incammina verso casa, tra vari scempi di archeologia mineraria, in cui non ha altro scampo che la creazione di oggetti di morte. La crisi della grande industria metallurgica e chimica, dell’agricoltura e dell’allevamento ha lasciato posto all’industria delle armi. Anche la figlia, Anna, ha raggiunto la zia e lavora in un call center, ma continua a coltivare il sogno di studiare arte e dipingere.

Chiude la settimana la quattordicesima edizione della Festa danzante (3 – 5 maggio), che si svolgerà tra lo Studio Foce e il Teatro Foce. Anche quest’anno proporrà un ricco programma di spettacoli, performance, film e serate danzanti.

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