I vincitori del Premio Marineo

I vincitori della 46ma edizione del Premio Città di Marineo sono stati annunciati.

 

Sezione speciale

Il premio Internazionale è stato assegnato allo scrittore Valerio Massimo Manfredi. La giuria lo ha scelto come «modello per le nuove generazioni, sia sotto l’aspetto culturale, sia sotto l’aspetto umano, coinvolgendo i giovani nella maturazione di una coscienza civica e facendo loro scoprire una viaggio nella Storia e nelle Storie, nella consapevolezza che la memoria trova il suo significato ultimo nella costruzione dell’identità del presente». Nel recente saggio Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile, Manfredi «riafferma il valore delle nostre radici, evidenziando la grande ricchezza di una terra, quella italiana, che – anche nelle difficoltà – riesce a mostrare al mondo interno la bellezza dei monumenti, dell’arte, della natura e delle migliori tradizioni».

 

Sezione edita in lingua italiana

Il primo premio è stato attribuito a Roberto Pazzi per la raccolta Un giorno senza sera (La Nave di Teseo). I finalisti: Vincenzo Montuori con Nella gabbia dorata, Stefano Vespo con Il sorriso della chiusa mandorla, Angelo Andreotti  con L’attenzione, Lorenzo Spurio con Tra gli aranci e la menta, Mauro Di Maria con Gli orecchini, Pia Amodeo con Prima che arrivi l’alba.

 

Sezione edita in lingua siciliana

Il primo premio è stato attribuito a José Russotti con la raccolta Arrèri ô scuru (Edizioni Controluna). I finalisti: Maria Gabriella Canfarelli con Provi di lingua matri, Michelangelo Grasso con Pani di vita.

 

Sezione inediti in lingua siciliana

Il primo premio è stato assegnato ex aequo a Paolo Passanisi per la lirica A vita e a Pippo Di Noto con la lirica Absolute beginners. I finalisti: Franca Cavallo con Jorna, Antonino Lo Bue con Né oi né dumani, Gelo Miceli con Tampasiannu, Margherita Neri Novi con Chiovi, Anna Maria Tornabene Burgio con Ciauri di sucu, Salvatore Valenti con L’arcobalenu.

 

La commissione giudicatrice, inoltre, ha deciso di assegnare la targa “Francesco Grisi” al giornalista e saggista Lino Buscemi che, nel suo percorso di vita, ha messo in luce, da vero paladino della cittadinanza attiva, non solo lo stato di abbandono di molti luoghi di arte della città di Palermo, ma nel contempo ha coniugato la passione della storia con la difesa dei diritti umani.

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