Il patrimonio si racconta in mostra

È stata inaugurata ieri sera al Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona la mostra Il patrimonio si racconta. Valori e visioni culturali nel Cantone Ticino promossa all’interno dei vari progetti a livello federale, cantonale e locale voluti per aderire all’Anno europeo del Patrimonio culturale. Organizzata dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), per il tramite della Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU), in collaborazione con la Divisione della scuola del DECS, il Dipartimento del territorio (DT) e il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), l’esposizione durerà fino al 7 ottobre.

Giulio Zaccarelli, curatore dell’allestimento nell’ambito del corso di laurea di Architettura d’interni (SUPSI), ha progettato il percorso cercando di suscitare nel visitatore un effetto di meraviglia, per risvegliare così la curiosità nei confronti del patrimonio culturale e stimolando diversi spunti di riflessione. La mostra si sviluppa in sette tappe. Inizia con una videoinstallazione curata dalla RSI, che introduce il tema del patrimonio (materiale e immateriale) attraverso le immagini e i suoni di sessant’anni d’archivio radio-televisivo. Si prosegue poi con la visita della seicentesca sala Poglia che, adibita a vera e propria camera delle meraviglie (Wunderkammer), ospita una moltitudine di oggetti provenienti dalle collezioni etnografiche e museali ticinesi. Quattro punti sono poi sviluppati nelle stanze centrali: la ricerca e l’individuazione del bene culturale, la sua conservazione, il suo studio e la sua valorizzazione. L’ultima tappa affronta i temi legati alla digitalizzazione, come l’archiviazione, la trasmissione e l’accessibilità dei dati.

«Il mondo della cultura si è ingigantito e ci troviamo eredi di ulteriori possedimenti, per i quali servono intellettuali che li coltivino e li mettano a frutto» spiega Raffaella Castagnola Rossini, direttrice della DCSU. «Le sinergie createsi tra dipartimenti, istituti e programmi di ricerca in occasione della mostra Il patrimonio si racconta vanno in questa direzione. Il nostro Cantone offre un giacimento culturale dal grande potenziale, ma molti aspetti di questo patrimonio sono ancora poco conosciuti. In quest’ottica l’esposizione è un punto di partenza per la messa in moto di nuovi progetti nell’ambito della promozione culturale, per dare risalto a un Ticino diverso, più vasto e più completo».

Per maggiori informazioni: www.patrimonio2018.ch/agenda oppure www4.ti.ch

n/a