Il Premio SIA Ticino protagonista del primo numero di “Archi” del 2020

Il numero di febbraio di Archi è tutto dedicato al Premio SIA Ticino 2020, con analisi dei progetti premiati, riflessioni teoriche sulla cultura della costruzione e un ampio reportage fotografico.

Con il primo numero 2020, Archi, rivista svizzera di Architettura, Ingegneria e Urbanistica pubblicata da Espazium – edizioni per la cultura della costruzione (www.espazium.ch), ribadisce la sua solita collaborazione con la sezione ticinese della Società ingegneri e architetti (SIA) dedicando interamente la pubblicazione alla quinta edizione del Premio SIA Ticino. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 7 febbraio a Palazzo Canavée, presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio (USI) e la rivista curata da Gabriella Zannone Milan, ne rappresenterà il catalogo. Si tratta di un premio importante per la cultura della costruzione del Cantone: da una parte perché non viene assegnato, come la maggior parte dei riconoscimenti nel settore, ai progettisti. Dalla prima edizione, nel 2003, si è infatti stabilito che a riceverlo sia il committente, allo scopo di valorizzare il ruolo di chi, semplice cittadino o ente pubblico o privato, rende possibili progetti di qualità.

Dall’altra perché, venendo assegnato ogni quattro anni, rappresenta un momento di bilancio su quanto si è edificato in Ticino in molteplici settori (quest’anno le candidature erano aperte a opere di Architettura, Ingegneria e Pianificazione urbanistica). Tuttavia, come sottolinea l’Architetto Federico Tranfa nel saggio che analizza i progetti premiati, naturalmente la panoramica offerta dal premio non può che essere parziale: «il risultato della selezione», scrive va letto tenendo presente che «non rappresenti un ritratto fedele dello stato del costruire in Ticino, ma piuttosto un’eccezione rispetto ad esso».

Che questi edifici rappresentino delle eccezioni nel panorama ticinese, segnato da anni di speculazioni edilizia, emerge con evidenza dal percorso fotografico proposto da Marcelo Villada: una serie di scatti in cui le opere vincitrici vengono colte nel loro contesto. A tale lettura dei progetti premiati si aggiungono poi, tra le pagine della rivista, le voci di istituzioni e associazioni che rappresentano i professionisti dell’edilizia in Ticino (dalla SIA alla CAT al Gruppo Professionale Architettura), riflessioni teorico geografiche e analisi energetiche dei progetti premiati, illustrati da un’ampia documentazione.

Il nuovo numero di Archi è reperibile nelle maggiori librerie e su http://www.espazium.ch

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