Il rischio e le sue implicazioni

In questa fase di tassi bassi in Europa, bisogna cercare e capire i motori reali del rendimento, ha detto Nicola Bianchi presentando all’Orologio di Lugano Andrea Mancosu, Product Specialist del Multi-Asset team di Nordea Asset Management in Lussemburgo, accompagnato dall’ospite d’onore dell’incontro, il famoso scalatore alpinista ticinese Romolo Nottaris che ha parlato dei pericoli riferendosi in questo caso ai rischi della montagna. Andrea Mancosu ha presentato una ricerca sui premi a rischio per capire cosa vi sia dietro il rendimento. Si tratta di una costruzione complessa che comprende alcuni mattoni e un insieme granulare per tenerli assieme in modo equilibrato. Questo è il compito specifico del Risk Management. I mattoni sono per esempio la qualità del credito, la duration, il cash, gli strumenti alternativi come il Private Equity, il valore e il “momentum” perché tutti i risparmiatori su comportano con movimenti simmetrici cercando in un certo senso conforto tra di loro. Poi dipende anche dal fruitore di questi servizi per cui vi sono prodotti aggressivi ed altri difensivi che nel caso specifico per Nordea sono “cucinati” da un team di 40 persone a Copenhagen. Occorre comunque che la proposta sia bilanciata con un’analisi qualitativa e quantitativa, con strumenti decorrelati dal ciclo economico un uso di strategie direzionali e derivativi, in un universo che multi asset e non solo basato sul mercato azionario e diversificazione valutaria, altrimenti i rischi si moltiplicano invece di elidersi. Occorre in sintesi l’utilizzo di un maggior numero di strategie.

Non bastano però molti ingredienti, bisogna che siano decorrelati tra di loro e diversificati nei vari Paesi e questa è la filosofia del team Multi Asset di Nordea che vanta una lunga storia di innovazione negli investimenti a rischio e relativi prodotti, riducendo il rischio, ma conservando attrattivi ritorni. Romolo Nottaris dal suo canto ha ribadito come il rischio sia parte inerente dello sforzo umano che sfolgora alla ricerca dell’infinito e della bellezza, altrimenti il “nostro resta un cammino di sonnambuli”. L’incontro all’Orologio è stato allietato a profusione dagli ottimi vini roventi e pastosi presentati da Uvarara di Davesco, capaci di affinare la parte imprendibile del fuoco della vita.

 

Corrado Bianchi Porro

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