Da tempo Loredana Müller propone un lavoro di confine tra testo e immagine, per individuare le relazioni sempre mobili tra le diverse forme espressive. Nell’ambito di questa ricerca, produce pregevoli libri d’artista in cui dialoga con poeti o scrittori. In questi lavori si uniscono le forme espressive della parola e dell’immagine, ma quello che più conta è il nuovo significato prodotto da questo incontro. Se infatti è impossibile fondere le due forme espressive, si può metterle in dialogo e proprio questo dialogo si rivela particolarmente fecondo, perché portatore di ulteriori visioni che dischiudono una maggiore profondità espressiva e di senso. Proprio per questa sua attenzione alla parola come motore dell’ispirazione, l’opera di Loredana Müller si inserisce positivamente in un importante filone di indagine della Biblioteca cantonale di Lugano, che da tempo dedica spazio ad artisti impegnati in questo lavoro. L’istituto, del resto, possiede una significativa collezione di libri d’artista, che cresce costantemente e che si sta avviando a diventare la base per un vero centro di competenza.

La mostra presenta dunque una selezione dei lavori nati dalle collaborazioni tra Loredana Müller e altri artisti, poeti, editori, tipografi: Giulia Napoleone, Marino Cattaneo, Gilberto Isella, Rosa Pierno, Rita Iacomino, Maria Gabriela Llansol, Carolina Leite, Natascha Fioretti, Maurizio Martina, Josef Weiss, Enrico Della Torre, Reiner Maria Rilke, Guido Strazza, Paul Celan, Pietro Montorfani, Ada Donati, Roberto Bernasconi, Philippe Jaccottet, Stefano Iori, Alfonso Filieri, Sergio Roic, Vincenzo Guarracino.

Si segnala che oggi – martedì 4 febbraio 2020 – uscirà anche il volume che dà il titolo alla mostra: Erbe, terre, parole. Libri d’artista, plaquettes, pagine e leporelli di Loredana Müller (edizione illustrata a cura di Luca Saltini, Biblioteca cantonale di Lugano).