Intrinseca riflessione sul mestiere di traduttore nel Settecento

È in programma per il 13 maggio, ore 15.00, l’incontro Il mestiere di traduttore. Percorsi di mediazione culturale nel Settecento per il ciclo “I Seminari di Apice” presso la Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono, 7). Introduce e coordina Luca Clerici.

Una riflessione profonda sulla professione di traduttore nel XVIII secolo e su come abbiano contribuito alla nostra eredità culturale: come lavoravano? Chi erano? È possibile seguire i loro percorsi intellettuali?…
Questo seminario vuole essere un modo per trovare risposte a questi interrogativi e porre una riflessione sul mestiere del traduttore, a partire dal progetto “European Translators Database”, coordinato da Ann Thomson dell’European University Institute di Firenze.

Interverranno all’incontro: Alessia Castagnino (Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura), Stefano Ferrari (Accademia Roveretana degli Agiati), Rolando Minuti (Università di Firenze), Luisa Simonutti (CNR-ISPF) e Ann Thomson (European University Institute) – offrirà l’occasione per riflettere sulla funzione culturale e sociale esercitata dai traduttori, esplorando alcune questioni centrali per la comprensione dei meccanismi di circolazione di opere, autori e linguaggi nell’Europa settecentesca.

Concentrando l’attenzione su alcune esperienze e biografie particolarmente esemplificative, i relatori si interrogheranno sull’importanza di tali figure all’interno del circuito editoriale, analizzando tanto il loro rapporto con editori e lettori – e con gli stessi autori – quanto alcune delle strategie impiegate per adattare i loro testi a nuovi lettori.

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