La settima edizione di Ticino in Danza

Per la sua settima edizione Ticino in Danza, in scena dal 26 al 28 luglio presenta spettacoli e performance di artisti nazionali e internazionali con l’idea di offrire al pubblico ticinese la danza contemporanea fuori dal suo spazio convenzionale. «Non è il pubblico ad andare a teatro ma è la danza ad arrivare al pubblico. Il Festival sfrutta la versatilità della danza contemporanea per raggiungere anche gli spettatori che ancora non la conoscono e per proporre, attraverso quest’arte, nuove visioni e inclinazioni della società d’oggi», spiega la direttrice artistica Alessia Della Casa.

Il Festival regala momenti di spettacolo che si integrano nei paesaggi naturali, nei luoghi storici e urbani per raggiungere il pubblico nei suoi spazi di quotidianità. Un appuntamento annuale per artisti affermati ed emergenti, un’occasione di scambio e di esplorazione per giovani danzatori. Una tre giorni di suggestioni adatte a tutta la famiglia per scoprire un linguaggio, quello della danza contemporanea che sa regalare emozioni.

Venerdi 26 luglio alle ore 18:30 alla Stazione FFS di Lugano si aprirà con Tre soste nella transitorietà di Macondo Danza (CH). La performance si svolge nella stazione dei treni, dove due danzatrici invitano a seguire un itinerario che si snoda in tre punti diversi: il rettilineo di un sottopassaggio, il digradare di una scalinata, lo spazio aperto di un atrio. Tre scenari, tre segmenti di uno stesso continuum, che diventano spazi di incontro tra viaggiatori, pubblico e performer. Un incontro che è come un paesaggio sospeso tra il flusso, i suoni, i ritmi e il presente di chi vi sosta intenzionalmente e chi vi transita per caso, in quel momento. Lo spettacolo è in collaborazione con LongLake Festival.

Sabato 27 luglio, alle ore 9-13 si parte da Stabio e si arriva a Riva San Vitale con la dancewalk di Neopost Foofwa. Evento eco-culturale. Una camminata danzata durante la quale il pubblico segue gli artisti lungo il percorso. Si attraverseranno paesi diversi con l’obiettivo di sperimentare, con un evento artistico, la mobilità lenta. Si percorrerà il territorio nei suoi luoghi più o meno verdi, passando dai paesi e dai boschi, godendo dei paesaggi naturali protetti ma anche intravedendo i paesaggi urbani sfuggiti al disegno pedonale. Spettacolo in collaborazione con Museo Vincenzo Vela, Cittadini per il Territorio, Centro ProSpecie Rara S. Pietro.

Sabato 27 luglio, alle ore 18:30 al Chiostro dei Serviti di Mendrisio va in scena Concerto di musica e danza contemporanea a cura di Katja Vaghi, Alessia Della Casa. Performance con i partecipanti a Campus LAB Ticino in Danza e in collaborazione con il corso di composizione contemporanea di Ticino Musica e Ensemble Modern.

Domenica 28 luglio, alle ore 19:30 a Càsoro (Lugano-Figino), sede Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, si apre con lo spettacolo site-specific Minority party di Ariella Vidach-Aiep, Avventure in elicottero prodotti (CH/I) per poi immergersi nella performance multimediale Spòros, un primo studio del nuovo progetto di Roberto Mucchiut e Elena Boillat (CH). L’ingresso alla serata include la cena, per godere appieno di questo luogo speciale e del suo bellissimo parco, oggi “casa” d’artisti e spazio per lo scambio intellettuale. La prima perfomance s’interroga sul significato della coreografia contemporanea nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione. È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici? Il lavoro indaga il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni, come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture. Spóros (semi) vuole esplorare uno dei meccanismi fondamentali della presenza della vita. Quali sono le condizioni per la nascita di un organismo, quali quelle per permetterne la crescita? Ma soprattutto come le condizioni ambientali possono condizionare l’evoluzione della forma di questo nuovo essere (morfogenesi)? Spóros vuole essere un inno alla trasformazione, all’esplorazione delle possibili forme che ci permettono di ampliare e amplificare la consapevolezza del mondo e della vita. Il progetto utilizza i linguaggi della performance, della danza contemporanea, dell’arte visuale digitale (con componenti interattive) e del sound design per la parte sonora. Gli elementi (corpo, immagine e suono) sono correlati e collegati e interagiscono tra di loro con differenti modalità (sia concettuali che tecnologiche).

Per maggiori informazioni:www.ticinoindanza.com.

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