Lago d’Iseo, protagonista dell’arte contemporanea con le installazioni di Buren

A cinque anni da The Floating Piers di Christo, il Lago d’Iseo torna protagonista dell’arte contemporanea con Mirad’Or, un nuovo spazio pubblico a Pisogne, che avvia la sua attività grazie a Daniel Buren. Si parte con quattro opere luminose di Buren, protagonista dell’arte contemporanea, allestite fino al 30 settembre 2021.

Daniel Buren.

Per Mirad’Or l’arte, l’architettura, la cultura è pubblica, per tutti, fruibile di giorno e di notte, dal lungolago di Pisogne così come dalle sponde opposte, dall’esterno, dall’interno, dall’acqua, grazie alla sua posizione e alla sua conformazione. Questo promette il piccolo padiglione, la palafitta immersa nel lago commissionata dal Comune di Pisogne, nata da un’idea di Gigi Barcella, progettata da Mauro Piantelli, la cui direzione artistica è affidata a Massimo Minini: essere un luogo in cui accogliere e condividere il contemporaneo in una terra di storia e tradizione, uno spazio in continuo dialogo con il paesaggio in cui è immerso e che inquadra.

Mirad’Or porta il contemporaneo in una terra di storia di tradizione e di cultura del paesaggio è un contenitore di possibili incontri, tra terra e acqua. Anche i luoghi possono avere desideri, Mirad’Or ne ha e molti. Desidera raccontare, meravigliare, incontrare chi ama l’arte e chi qui la potrà scoprire e conoscere vedendola da vicino.

Tra gli artisti d’oggi più noti, Daniel Buren (Boulogne Billancourt, 1938) è protagonista dell’arte concettuale che analizza il rapporto tra l’opera, il suo ambiente e il contesto sociale. Chiamato per primo a interpretare Mirad’Or all’interno del programma ideato da Massimo Minini, l’artista ha accettato l’invito, portando due grandi dittici. I quattro grandi corpi luminosi sono visibili di giorno e di notte, fruibili dall’esterno e, per una migliore percezione, preferibilmente da lontano, anche a grandi distanze, come la riva opposta del lago.

 

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