Le grotte di Qumran e i suoi tesori: la conferenza e la visita virtuale a Lugano

Martedì 4 febbraio, alle ore 20.15, si terrà nell’Auditorium dell’USI a Lugano la prima presentazione mondiale del volume di recente pubblicazione Cave 11Q. Archaeology and New Scroll Fragments. Interverranno alcuni tra i maggiori specialisti da Gerusalemme e da altre università svizzere. Dan Bahat (ISCAB FTL), Jean-Baptiste Humbert (EBAF), Jörg Frey (UZH), David Hamidovic (UNIL), Daniela Mondini (USI) e Marcello Fidanzio (ISCAB FTL). Il moderatore sarà Giancarlo Dillena (USI). Lo stesso giorno, a partire dalle ore 16.00 fino alle ore 23.00 presso la Facoltà di Teologia, sarà possibile compiere una visita virtuale alle grotte tramite ricostruzioni 3D e la proiezione – in prima assoluta – del documentario The Qumran Quest (Sydonia Production), realizzato con la consulenza scientifica del Prof. Fidanzio. Sarà inoltre possibile visionare alcuni materiali provenienti dallo scavoe una replica fedele del Rotolo di Isaia (7,20 m) rinvenuto nella grotta 1Q di Qumran.

I Rotoli del Mar Morto, scoperti nelle vicinanze di Qumran tra il 1947 e il 1956, sono considerati tra i più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo. Resti di circa 960 manoscritti, in decine di migliaia di frammenti, permettono di aprire una finestra sull’esperienza ebraica al volgere dell’era, un periodo fondamentale per il giudaismo e per la nascita del cristianesimo. A 70 anni di distanza dagli scavi, la documentazione archeologica di Qumran è rimasta largamente inedita. I materiali provenienti dagli scavi sono disseminati in otto musei, magazzini, laboratori tra Israele, West Bank, Giordania. L’accesso ai dati resta il problema cruciale per chiunque si interessi di Qumran. Il Qumran Caves Publication Project, una collaborazione tra École biblique et archéologique française di Gerusalemme, Istituto di cultura e archeologia delle terre bibliche – FTL e Università della Svizzera italiana, diretto dal Prof. Dr. Marcello Fidanzio, ha realizzato negli ultimi tre anni un primo volume con la pubblicazione finale sugli scavi nella grotta 11 di Qumran. Questa grotta, in cui vennero rinvenuti importanti manoscritti in ottimo stato di conservazione, era completamente inedita: scavata nel 1956 e poi ancora nel 1988, appariva in una pagina soltanto dei rapporti di scavo. La Svizzera ha offerto la possibilità di incontro fra diversi interlocutori impegnati nella ricerca, offrendo un prezioso servizio alla scienza in un contesto di conflitto.

Il giorno dopo l’incontro con il pubblico, alla Facoltà di Teologia di Lugano avrà luogo la prima riunione degli studiosi svizzeri di Qumran.

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