L’ineguaglianza femminile secondo Alice Ceresa

Sabato 31 ottobre, alla Casa della letteratura per la Svizzera italiana, si svolgerà alle ore 16.30 un incontro dedicato ad Alice Ceresa e l’ineguaglianza femminile, moderato dalla scrittrice e traduttrice Annetta Ganzoni. Parteciperanno la professoressa di letteratura italiana Tatiana Crivelli (Università di Zurigo), direttrice dell’Istituto di romanistica; la scrittrice Silvia Ricci Lempen, in passato giornalista e docente universitaria; la professoressa di letteratura italiana Laura Fortini (RomaTre), responsabile della collana SIL Mnemosine edita da ebook@women.

La scrittrice svizzera Alice Ceresa.

Alice Ceresa (Basilea 1923 – Roma 2001) nel 1950 si è trasferita dalla Svizzera a Roma, dove ha vissuto lavorando come traduttrice e consulente letteraria per Longanesi. Il suo esordio letterario avviene con La figlia prodiga (La Tartaruga 1967), cui seguirono La morte del padre (La Tartaruga 1979) e Bambine (Einaudi 1990). Nel 2007 Nottetempo ha stampato Piccolo dizionario dell’inuguaglianza femminile: una quarantina di voci che procedono da “Anima” a “Vita”, rivelando le insidie nascoste nelle parole, non solo nei confronti della donna, ma anche di tutte le creature che il linguaggio tende a squalificare. Così si scopre che «l’anima è un organismo non soltanto invisibile, inodore, asonoro, impalpabile e insipido, ma anche razzista» e che «di femminile la Svizzera ha soltanto il nome». «Per me», scriveva Ceresa alla sua traduttrice francese, «l’inuguaglianza femminile è ancorata nell’intera visione del mondo; ergo, se io faccio un dizionario, devo fare il giro anzitutto delle radici di quest’albero dell’inuguaglianza. Conclusione: il piccolo dizionario io non lo scrivo per le donne; lo scrivo perché va scritto».

L’incontro, in collaborazione con la Biblioteca nazionale svizzera, è a ingresso libero e con prenotazione obbligatoria.

n/a