Londra, appello delle star: “servono aiuti per salvare dal tracollo il comparto della musica dal vivo”

Sono ben 1500 i cantanti britannici che hanno fatto appello al governo di Londra per salvare dal tracollo il comparto della musica dal vivo del paese a causa del coronavirus. Musicisti di calibro come: Ed Sheeran, Paul McCartney, The Rolling Stones, Coldplay, Eric Clapton, Sam Smith, Rod Stewart, Liam Gallagher, Iron Maiden, Dua Lipa, Skepta e Florence + the Machine, hanno firmato una lettera aperta nella quale ricordano, fra l’altro, che sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Nella missiva vengono ricordati anche i 4,5 miliardi di sterline (circa 5,0 miliardi di euro) derivanti dal settore lo scorso anno, e i 210mila posti di lavoro.

«La musica dal vivo del Regno Unito è stata uno dei maggiori successi sociali, culturali ed economici del Regno Unito negli ultimi dieci anni –  hanno scritto le star nella lettera al ministro della cultura Oliver Dowden – Ma senza mettere fine alla distanza sociale e senza sostegni finanziari da parte del governo, il futuro dei concerti e dei festival e delle centinaia di migliaia di persone che vi lavorano è buio».

Finora la Gran Bretagna ha subito il peggior impatto del coronavirus in Europa, con oltre 54.000 decessi. Il governo ha alleggerito le restrizioni imposte alla fine di marzo: pub, ristoranti e musei riapriranno il prossimo fine settimana, mentre i locali di musica dal vivo rimangono chiusi. «Fino a quando non si potranno tenere concerti, probabilmente nel 2021 – si legge ancora – il sostegno del governo è fondamentale per prevenire una crisi fatale che metterebbe a rischio il comparto, leader a livello mondiale».
L’industria musicate chiede un preciso calendario per la riapertura dei locali senza requisiti di allontanamento sociale e il sostegno del governo. «Non esistono concerti fantastici senza una squadra straordinaria dietro il palco – ha detto Liam Gallagher – ma tutti rimarranno senza lavoro se non potremo tornare sul palco a fare ciò che amiamo». (Fonte ANSA)

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