Morto Josef Weiss, tipografo d’arte, editore e grafico

È morto mercoledì 5 agosto Josef Weiss, tipografo d’arte, editore e grafico del Mendrisiotto. Era nato a Romanshorn, nel Canton Turgovia sul lago di Costanza. Aveva iniziato la sua formazione come rilegatore in bottega e presso la Schule für Gestaltung St. Gallen (Kunstgewerbliche Abteilung).

Dal 1981 era il titolare del laboratorio di rilegatura, grafica e letterpress printing Atelier Josef Weiss collocato, a partire dal 1989, in pieno centro storico di Mendrisio.

Negli anni ’90 aveva realizzato la rilegatura di tre libri destinati a Papa Giovanni Paolo II: Mario Luzi Via Crucis, Gianfranco Ravasi Libro di Giobbe e Lettere di Paolo. Opera sua è anche la restaurazione dell’intera biblioteca di Vincenzo Vela su commissione dell’Ufficio federale della cultura svizzera a Berna.

Nel 2000 aveva realizzato anche un’edizione in Inglese e Italiano di una poesia inedita di Seamus Heaney.

Nel 2002 aveva ideato la collana editoriale Divan al cui progetto avevano preso parte scrittori, artisti e architetti tra cui Mario Botta, Gigi Guadagnucci, Nag Arnoldi e il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú Tum. La collana è entrata poi a far parte della collezione della Biblioteca nazionale svizzera e della Biblioteca cantonale di Lugano.

Nel corso della sua vita, Weiss aveva ottenuto numerosi premi e i suoi libri sono stati messi in mostra nei musei internazionali più importanti come il MOMA (Museum of Modern Art) di New York. Nel 2017 aveva esposto anche presso la Biblioteca Comunale Centrale di Milano (Biblioteca Sormani) con il patrocinio della Confederazione Svizzera e del Consolato generale di Svizzera a Milano.

Nel 2012 fu girato su di lui il documentario Il libro deve morire per nascere a nuova vita di Lukas Tiberio Klopfenstein presentato al sessantaseiesimo festival di Locarno. Nel 2016 era stato anche protagonista insieme ad Alberto Casiraghi del film documentario Il fiume ha sempre ragione del regista Silvio Soldini.

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