Morto l’editore Giulio Savelli
E’ scomparso a Roma all’età di 78 anni l’editore Giulio Savelli. La Casa Editrice Savelli è stata fondata nel 1963 dallo stesso Savelli e dal collega Samonà. Inizialmente vengono pubblicati saggi politici, tra cui alcuni testi di Trotskij, Lenin, Castro e Che Guevara, ma anche di estetica e di critica letteraria, come il noto saggio “Scrittori e popolo” di Alberto Asor Rosa. Nel 1968 , dopo l’abbandono da parte di Samonà, Giulio Savelli ha continuato da solo il progetto, mantenendo la proprietà della Casa Editrice. Con la pubblicazione nel 1970 della contro-inchiesta sulla strage di Piazza Fontana “La strage di Stato”, la casa editrice Savelli si è affermata come uno dei maggiori punti di riferimento per la sinistra extraparlamentare. L’impresa che ha consacrato la casa editrice come una delle più rilevanti nel panorama controculturale è stato il lancio nel 1975 della collana dedicata alla libertà dei costumi “Il pane e le rose”, in collaborazione con i redattori Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice. Tra i titoli della collana il romanzo più noto è senza dubbio “Porci con le Ali”, del 1976, scritto da Ravera e Radice, con la copertina disegnata da Pablo Echaurren, artista che ha illustrato molti volumi pubblicati dalla casa editrice. La casa editrice Savelli, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi editoriali, ha anche intrapreso iniziative volte alla promozione del fumetto ed alla pubblicazione di libri dedicati alla musica, come la collana nata nel 1978 “La chitarra, il pianoforte e il potere”. Si è trattato di un tipo di editoria innovativa, che, trattando temi inusuali e spesso scomodi, non è riuscita a sopravvivere a lungo: la casa editrice ha chiuso definitivamente nel 1982, dopo avere pubblicato circa 1.200 libri.