Nella Cava di Juri Cainero

Dallo spettacolo “Cava” di Juri Cainero, 2018. © Luca Piffaretti

“Stessa spiaggia, stesso mare”: malgrado il pretesto dello spettacolo CAVA sia – contro ogni aspettativa – quello marittimo, non si può dire che Juri Cainero e la sua compagnia Onyrikon abbiano optato per un clone dei precedenti lavori (ma IN BASSO aveva convinto di più). Traghettati nella leggerezza da una Gardi Hutter alle prese con pinne, ciambellone e il naso “rosso” orientato a valle, gli 80 musicisti, coristi e volontari hanno accompagnato Cainero in un ambizioso viaggio ai confini del mito. Le straordinarie voci dei “pica sass” si levano come funghi tra una montagna di marmo e un insetto antropomorfo grande quanto la nostra paura di vederci tanto minuscoli nell’oscurità (del presente, della notte). Uno spettacolo che arriva alla pancia perché schiva il linguaggio codificato della performance (pur presentandone una) a favore di una immersione (insperata) nella roccia e le sue memorie.

Posti ancora disponibili per la replica del 9 giugno, che si svolgerà alle Cave di Marmo di Arzo dalle 21:00 alle 22:45.

Margherita Coldesina

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