Novità nel settore obbligazionario da UBP

Olivier Debat e Luca Gabriele Trabattoni di UBP

Olivier Debat, Senior Investment Specialist di UBP Union Bancaire Privée Asset Management, con Luca Gabriele Trabattoni, Managing Director per l’Italia, hanno illustrato al Grand Café al Porto di Lugano il nuovo fondo UBAM High Grade Euro Income che investe in bond, cash e altri strumenti del money market.

La novità è costituita dal fatto che il nuovo fondo usa strumenti derivativi liquidi, standardizzati e compensati per trarre il maggior utile possibile in questa fase di ribasso dei tassi con il massimo possibile di diversificazione. Una strategia che non incontra il problema della liquidità perché nella fasi difficili del mercato caratterizzate da variabili esogene contrarie, una strategia convenzionale si misura oltre che sulle perdite anche sul problema della illiquidità sottostante.
D’altra parte negli ultimi 10 anni i rendimenti in euro del mercato obbligazionario sono diminuiti dal 5% allo 0,6% mentre è aumentata la media dell’esposizione all’indice dei tassi (dal 5,4 al 6,9). Pertanto l’ammontare del reddito è collassata per gli investitori europei che rimangono prevalentemente investiti nel settore obbligazionario in media con un peso del 51% di cui il 31% in debito governativo e il 17% in corporate credit per una somma totale nel maggio scorso pari a 10.755 miliardi di euro. Riuscire a guadagnare uno 0,3-0,4% su un portafoglio obbligazionario tradizionale è dunque un ottimo biglietto da visita. Aggiungendo il plus che la strategie sui derivati mostra inoltre un livello di volatilità piu’ basso. Non a caso la strategia sui derivati ha sovraperformato su base annuale nelle fasi di ribasso dei mercati (bear market), come la crisi del credito del 2008, quella del debito sovrano europeo del 2011 e nelle fasi di ribasso del petrolio del 2015. Cui naturalmente si aggiunge la strategia di management attivo del team Global and Absolute Return Fixet di UBP con approccio top down che gestisce circa 18 miliardi di franchi svizzeri sui 125,3 miliardi amministrati dal gruppo ginevrino.

Corrado Bianchi Porro

n/a