Omaggio a Franz Gertsch
In esposizione dal 12 maggio al 22 settembre 2019, presso il Museo d’arte della Svizzera italiana, le opere di uno degli artisti contemporanei svizzeri più significativi: Franz Gertsch. La mostra, ideata dallo stesso artista e co-curata dal direttore del museo Tobia Bezzola, presenta nove monumentali incisioni accanto a una selezione di oltre settanta xilografie di Paul Gauguin e Edvard Munch.
Gertsch nasce nel 1930 a Mörigen. La sua formazione artistica si svolge principalmente a Berna presso Max von Mühlenen e Hans Schwarzenbach. Nel 1969 decide di dedicarsi a un’arte di tipo realista iniziando a realizzare dipinti di grande formato a partire da diapositive e nel 1985 sospende l’attività pittorica per dedicarsi alla creazione di xilografie monumentali tramite una tecnica rivoluzionaria che consiste nella creazione dell’immagine attraverso una miriade di minuscoli punti incisi sulla matrice. Gertsch riprende a dipingere nel 1994 e da allora alterna la produzione di dipinti e xilografie dedicati ai soggetti esplorati nel corso della sua carriera: vedute della natura, motivi vegetali, scene di gruppo e ritratti.
La mostra nasce dal desiderio di celebrare la straordinaria carriera di uno dei principali esponenti dell’arte svizzera in vista del suo 90esimo compleanno, e si inserisce nella serie di esposizioni che il MASI quest’anno dedica alla storia dell’arte elvetica: inaugurata con il progetto dedicato al Surrealismo svizzero, si concluderà con uno sguardo rivolto alla produzione contemporanea di più stretta attualità, grazie alla monografica di Julian Charrière, classe 1987, prevista per il prossimo autunno.
Franz Gertsch è stato chiamato a collaborare con il Museo non solo in veste di artista ma anche come curatore. Questo invito è stato accolto e rielaborato dall’artista con una sorprendente proposta: quella di presentare le sue xilografie in dialogo con le opere di coloro da lui considerati maestri assoluti dell’incisione tra Ottocento e Novecento, Paul Gauguin (1848-1903) e Edvard Munch (1863-1944).
Per informazioni: www.masilugano.ch; www.luganolac.ch.