“Particle”, creare dialoghi attraverso esperienze d’arte, tra reale e virtuale

Riccardo Benassi, Morestalgia, 2019. installazione ambientale, schermo LED, struttura in alluminio e catena, sistema di audio diffusione. Courtesy l’artista, ph Andrea Rossetti.

Nasce Particle una nuova realtà internazionale – nata nel 2020 da un’intuizione del giovane imprenditore e collezionista Bruno Bolfo – con l’obiettivo di sviluppare sistemi fluidi di fruizione dell’opera d’arte tra reale, digitale e “phygital”, in grado di creare un dialogo tra il mondo della cultura e quello del business, e capaci di rendere l’incontro con la cultura contemporanea più accessibile e inclusivo.

Generando occasioni di dialogo tra il mondo della cultura, delle istituzioni e quello del business, particle crea nuovi ecosistemi relazionali basati sulla definizione di un’esperienza inedita dell’arte, riunendo comunità diverse e distanti anche geograficamente.

Bruno Bolfo, fondatore di “Particle”.

Particle riconosce nella tecnologia digitale applicata alla cultura lo strumento essenziale per la costruzione di nuovi mondi dove facilitare il dialogo tra culture. Ciò che ne esita non è il surrogato della realtà concreta di un’esposizione o di un’opera, ma l’accesso a una dimensione in cui reale e virtuale si integrano e completano, mettendo a disposizione del visitatore un’articolata gamma di possibilità di approfondimento ed esplorazione, con un’esperienza di fruizione unica.
Una formula in grado di soddisfare diversi livelli di pubblico, dai più preparati ai neofiti, dove l’invito vale come percorso di avvicinamento inclusivo, basato sulla capacità dell’arte di far leva sulle emozioni e sull’alto grado di coinvolgimento attivo ed empatico del visitatore.

A partire dalla visione dell’arte come “particella” fondamentale della realtà, diffusa e presente nelle molteplici dimensioni che questa assume nel quotidiano, particle individua nell’esperienza dell’opera d’arte la chiave per la costruzione di relazioni positive, il terreno ideale in cui ambientare incontri inediti e proficui.

«Particle propone nuove strategie relazionali di matrice esperienziale ed empatica, incentrate sull’incontro con l’opera d’arte, per avvicinare community diverse – spiega Bruno Bolfo–  I percorsi immaginati da Particle si muovono fluidamente fra reale e digitale per coinvolgere in modo attivo le persone e avvicinarle al mondo dell’arte. Con Particle è l’opera ad avvicinarsi al pubblico fornendo occasioni di dialogo e confronto».

MASBEDO Fragile, 2016. Single channel video HD, loop sound. Courtesy MASBEDO&GalleriaSabauda- still3.

Con questa missione, Particle si rivolge a due gruppi di interlocutori: da un lato le istituzioni culturali e gli operatori del sistema dell’arte, dall’altro aziende e imprese desiderose di investire in cultura, proponendo a ciascuno di loro una consulenza strategica tailor-made e possibili partnership, che conducano alla definizione di alfabeti personalizzati e strutturati sui loro valori di riferimento e quelli delle comunità a cui si rivolgono.
Particle sostiene nel contempo artisti attivi in ambito digitale e non solo, facilitandone l’incontro con il mondo dell’impresa, delle istituzioni e il pubblico generico.

Una nuova visione della fruizione dell’opera e dell’utilizzo della tecnologia in ambito culturale che trova la sua prima applicazione nel progetto espositivo Fragilità che verrà presentato a marzo 2021 a Kuala Lumpur, dove resterà visibile per due settimane, e contestualmente online, garantendo invece un accesso perenne al percorso espositivo digitale. La mostra è organizzata in collaborazione con Fondazione ICA di Milano, con il sostegno dell’Ambasciata italiana in Malesia, la partecipazione di Venini e dell’associazione studentesca dell’università Bocconi Culturit.

Particle sostiene inoltre Fondazione ICA, di cui Bruno Bolfo è tra i soci fondatori, nella costruzione di una nuova strategia digitale “ICA 4.0”, affiancando all’attività in presenza, nuove iniziative per il pubblico in formato virtuale.

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