Per non dimenticare
Settantasei anni fa, il 27 gennaio del 1945, i cancelli dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau furono aperti. In occasione della celebrazione annuale della Giornata della Memoria, all’udienza generale, Papa Francesco ha commemorato le vittime dell’Olocausto: «Ricordare è una espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità, ricordare è anche stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, incominciando dalle proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finendo a distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è incominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità».
Anche il Presidente della Confederazione svizzera Guy Parmelin ha tenuto un importante discorso, riflettendo sull’attuale crisi sanitaria e sociale e sul rischio di estremismi. «La crisi sanitaria in corso non deve (tuttavia) farci dimenticare ciò su cui la nostra società fonda pace e coesione: lo spirito di apertura, il senso del dialogo e l’espressione del rispetto. Occorre certamente porre maggiore enfasi su tali aspetti quando la società è in preda alle difficoltà, indotta a ripiegarsi su se stessa, propensa all’esclusione, nella convinzione sbagliata e viziata che queste stesse difficoltà siano causate da altri», afferma Parmelin. «Ogni periodo di instabilità favorisce toni estremisti e pulsioni malsane. Basta uno sguardo all’attualità internazionale per convincersene. Questo meccanismo psicologico deve essere denunciato e la tentazione della violenza scongiurata a tutti i costi. Oggi, come in passato, condanniamo quindi fermamente ogni forma di antisemitismo, discriminazione e razzismo». Il Presidente della Confederazione, ricordando il monito dello storico dell’Olocausto Yehuda Bauer («L’orrore dell’Olocausto non risiede nel fatto che rappresenti una devianza dalle norme umane, l’orrore è che non se ne sia discostato affatto») ha inoltre ribadito che «ciò che è accaduto può accadere di nuovo, anche se non esattamente nello stesso modo, non da parte dei tedeschi contro gli ebrei, ma da parte di chiunque contro chiunque altro. Siamo tutti potenziali vittime, potenziali carnefici, potenziali spettatori».
Nel seguito alcune occasioni per riflettere sulle atrocità di ieri e farne tesoro per un futuro migliore.
“76mo anniversario della liberazione di Auschwitz” – Cerimonia online
Per la prima volta dalla sua fondazione nel 1947, il Memoriale e il Museo di di Auschwitz-Birkenau celebrerà la Giornata della Memoria solo in modalità virtuale. La cerimonia inizierà mercoledì 27 gennaio alle ore 16.00, e sarà disponibile sul sito Auschwitz.org. Il tema principale del 76mo anniversario della liberazione sarà il destino dei bambini ad Auschwitz. Si stima che almeno 232.000 bambini e giovani siano stati deportati ad Auschwitz, di cui 216.000 ebrei, 11.000 rom, circa 3.000 polacchi, più di 1.000 bielorussi e diverse centinaia di russi, ucraini e altri. Nel campo sono stati registrati un totale di circa 23.000 bambini e giovani. Poco più di 700 furono liberati sul territorio di Auschwitz nel gennaio 1945.
“Testimoni di Auschwitz” – il documentario
Mercoledì 27 gennaio alle ore 21.10 su Rai Storia verrà trasmesso il documentario Testimoni di Auschwitz, realizzato nel 2020 per il 75mo anniversario della liberazione del tristemente noto campo di concentramento. Introdotto e contestualizzato dal professor David Bidussa, questo lavoro offre al pubblico la possibilità di immergersi dentro una delle pagine più drammatiche e oscure del ‘900, attraverso un racconto emozionante e a tratti molto duro, che utilizza per la prima volta immagini a colori del campo di Auschwitz e di altri momenti della Shoah. Un approfondimento completo che documenta nei dettagli l’escalation dell’odio nazista contro chiunque fosse ritenuto “diverso”: gli ebrei, i rom, i detenuti politici, gli omosessuali; dalla Notte dei Cristalli alla creazione dei Ghetti (oltre 800 in Europa), dalla deportazione alla “soluzione finale”, fino ad arrivare alla vita dei deportati nella faticosa e inumana quotidianità del lager, tra lavori forzati ed espedienti per sopravvivere, ma anche piccoli gesti di solidarietà reciproca. La voce e le parole dei sopravvissuti, oggi testimoni e custodi della memoria, alcuni dei quali parlano per la prima volta, risuonano come un monito, a tratti difficile da ascoltare.
“Fuga. Ventun poesie di Primo Levi” – incontro online
L’attore e regista Valter Malosti, accompagnato dal sound designer Gup Alcaro e dal chitarrista elettrico Paolo Spaccamonti, propone Fuga. Ventun poesie di Primo Levi. L’evento, introdotto da Corrado Augias e promosso da ATCL in collaborazione con Teatro Piemonte Europa e Fondazione Teatro A. Ponchielli, sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma ATCL Magazine, nella sezione “live”, mercoledì 27 gennaio alle ore 21.00. Le 21 poesie sono: Il primo Atlante, Cantare, Il tramonto di Fossoli, Ostjuden, Il canto del corvo, 11 febbraio 1946, Avigliana, Il canto del corvo(II), La bambina di Pompei, Donna Clara, Cuore di legno, Schiera bruna, Pio, Annunciazione, Canto dei morti invano, Il decatleta, Guardia di notte, Fuga,Il superstite, Dateci, Agli amici.
“I libri fantasma” – i video-racconti
La Kasa dei Libri di Milano, all’interno della serie I libri fantasma, dedica tre approfondimenti video ad altrettanti autori che hanno subito il peso delle leggi razziali: Natalia Ginzburg, Giorgio Bassani e Alberto Vigevani, tutti costretti a pubblicare i loro testi sotto pseudonimo. I libri in questione sono La strada che va in città di Alessandra Tornimparte (Natalia Ginzbur), Una città di pianura di Giacomo Marchi (Giorgio Bassani) e I compagni di settembre di Tullio Righi (Alberto Vigevani). I tre video-racconti sono online sul canale Youtube della Kasa dei Libri: Andrea Kerbaker svela le storie dei tre volumi, leggendone anche qualche breve brano.
“L’uomo per bene” – il documentario
Su Sky Arte mercoledì 27 gennaio ci sarà la prima visione alle ore 21.15 di L’uomo per bene – lettere segrete di Heinrich Himmler. La pellicola diretta da Vanessa Lapa è un’accurata indagine attorno al profilo psicologico di un uomo apparentemente qualunque, rivelatosi poi capace di una ferocia inaudita. Complice il ritrovamento delle lettere autografe di Himmler, la regista ha dato forma a un ritratto dettagliato del braccio destro di Hitler, frutto di un lavoro di ricerca, studio e montaggio durato quasi dieci anni.
“La verità negata” – il film
Giovedì 28 gennaio alle ore 21.00, su RSI LA 2 verrà trasmessa La verità negata (2016), di Mick Jackson. Il film, ambientato tra il 1996 e l’inizio del 2000, racconta la battaglia legale in cui Deborah Lipstadt ha dovuto difendersi dal negazionista dell’Olocausto David Irving, quando questi ha accusato lei e la casa editrice Penguin Books di diffamazione. Così la Lipstadt fu costretta a dimostrare in tribunale che l’Olocausto.