Prima mondiale: un parco logistico si trasforma in un parco di street art

È stato presentato in settimana il progetto che per la prima volta al mondo trasforma un parco logistico, il Prologis Park Lodi, in un parco di street art di 300.000 metri quadrati. Un itinerario di arte urbana a cielo aperto, pensato soprattutto per i veri “abitanti” del parco logistico: dipendenti, autisti, staff e personale vario di gestione che potranno fruire delle opere tramite nuove aree di servizio pensate e disposte come terrazze “belvedere”.

Il progetto si inserisce in un più ampio disegno internazionale denominato PARKlife™ promosso da Prologis, azienda leader mondiale nell’immobiliare per la logistica, con l’obiettivo di porre al centro della progettazione non solo le esigenze logistiche dei clienti ma soprattutto quelle personali e di benessere dei propri dipendenti.
Lo sviluppo del progetto al Prologis Park Lodi è stato affidato a TUNED, del Gruppo Lombardini22, specializzata nell’applicazione delle neuroscienze in architettura che ha scelto di intervenire sul campo attraverso un approccio ad “agopuntura”. Affrontando quindi il complesso sistema logistico come se fosse un organismo vivente su cui intervenire con azioni mirate, ma diffuse, la progettazione architettonica intreccia psicologia ambientale, neuroscienze, urbanistica e paesaggistica.
Il progetto si basa sull’invito a otto urban artist italiani di fama internazionale a intervenire, a partire dalle suggestioni offerte da alcune parole chiave, su 40.000 metri di facciate degli edifici e sulle pareti esterne dei serbatoi d’acqua, utilizzandole come tele per realizzare opere inedite, progettate per inserirsi nel contesto architettonico e ambientale.
Gli artisti invitati sono: Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod e saranno coordinati da Hemo. Impegnati sul campo dal 10 maggio sino a inizio giugno, gli artisti realizzeranno opere che, seppure diverse per stile e interpretazione, costruiscono un dialogo serrato tra loro e l’ambiente circostante e che costituiscono al contempo una interessante fotografia della migliore creatività urbana attiva in Italia.

Alcune delle parole chiave fornite da Prologis e CEVA Logistics, la società che opera presso il parco logistico, a partire dalle quali ciascun artista ha realizzato un progetto che rispecchiasse valori condivisi, sono: «cambiamento, innovazione, futuro, cultura e talento, inclusione e diversità, integrità, passione, empatia, sostenibilità, impegno, lavoro di squadra, eccellenza.
Filo conduttore degli interventi prodotti, oltre alle parole chiave, è il rapporto con la natura. Il progetto avviato da Prologis prevede infatti l’introduzione di piante autoctone ad alto fusto e arbusti dai cromatismi diversi che riequilibrano gli spazi e l’ambiente e si intrecciano con le opere, insinuandosi talvolta nella loro composizione formale.

La durata delle opere è garantita per dieci anni e, se necessario, sono già previsti interventi di ripristino da parte degli artisti. La tecnica utilizzata è quella tipica della street art ovvero pittorico muralista con l’uso di rulli, pennelli e qualche spray. È un vero e proprio nuovo paesaggio urbano, tra Somaglia e Casalpusterlengo, quello che si offrirà allo sguardo dei passanti e della cittadinanza tutta e che prossimamente sarà anche aperto al pubblico che potrà scoprire le opere e il parco attraverso una serie di visite guidate, accessibili su prenotazione.

 

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