Riapre il Teatro Sociale di Bellinzona con “Il Fondo del Sacco”

Sabato 6 giugno alle ore 20.45, il Teatro Sociale di Bellinzona tornerà ad accogliere il suo pubblico con una rappresentazione straordinaria e gratuita dello spettacolo Il fondo del sacco, una lettura scenica tratta dal romanzo di Plinio Martini, con l’attrice Margherita Saltamacchia (che ne ha curato l’adattamento e la regia) e il fisarmonicista Daniele Dell’Agnola (autore delle musiche originali).

Una fotografia dello spettacolo “Il fondo del sacco”. © Paolo Battaglia – Teatro Sociale Bellinzona

Il fondo del sacco racconta la vita di Gori, un giovane della Val Bavona, abbagliato dal sogno americano, che decide di lasciare tutto per cercar fortuna in California. La narrazione è affidata a un’unica voce, quella di Gori, attraverso un linguaggio quotidiano che recupera la cultura e la lingua del popolo. Perché rileggerlo oggi? Perché non si può prescindere dal passato per vivere il presente e costruire il futuro. La vicenda di Gori  riguarda tutti noi ed i luoghi reali descritti dall’autore restituiscono una consapevolezza ed un rispetto per le valli che abbiamo davanti agli occhi e che spesso diamo per scontate. Ma da cos’è nato quel sacrificio? Che cosa spingeva quei giovani del secolo scorso ad amare e lavorare in quelle montagne? È un racconto di emigrazione, ma anche di illusioni, false speranze e amarezze, di amore e dolore incancellabili: un sacco pieno di fatiche da svuotare per liberarsene, forse, per continuare quella ricerca di sé cominciata a vent’anni con il primo viaggio da Cavergno alla California.

Il fondo del sacco è tratto dal celebre romanzo di Plinio Martini (Edizioni Casagrande Bellinzona); uno dei testi forse più letti ed amati dai ticinesi. Certamente un romanzo identitario per la comunità ticinese, a cui in queste settimane di emergenza sanitaria si può ritornare per soddisfare una nostalgia, ma anche per rispondere ad un bisogno: quello di alimentare un senso di appartenenza, di dare contenuti al nostro contesto sociale, di sentirci ancora come collettività più di una somma di individui. Il bisogno struggente di sentirci comunità, appunto.

Durante il lockdown, il Teatro Sociale ha realizzato con Margherita Saltamacchia e Daniele Dell’Agnola  delle videoletture musicate tratte da Il fondo del sacco pubblicate in 12 puntate sul canale Facebook e YouTube del Teatro Sociale di Bellinzona, che sono tutte ancora fruibili.  “Non si tratta di estratti filmati dello spettacolo prodotto dal Teatro Sociale Bellinzona nel 2019, ma di videoclip originali di pochi minuti, realizzati in modalità home working negli ultimi due mesi. In essi lettura e musica interagiscono in modo nuovo. Queste videoletture ci hanno permesso di scoprire in una luce diversa un testo che come pochi altri ci appartiene, inducendoci anche a ripensare in parte lo spettacolo. Ma soprattutto ci sono servite per tenerci compagnia in quelle difficili settimane, in attesa di poter riaprire al pubblico le porte del nostro teatro”.

Per garantire il rispetto delle misure sanitarie decretate dalla Confederazione, la riapertura del Teatro Sociale di Bellinzona avverrà nel rigoroso rispetto del Piano di protezione allestito dall’Unione dei Teatri Svizzeri assieme all’Associazione svizzera dei tecnici del teatro e dello spettacolo e all’Associazione svizzera delle Orchestre Professionali. In particolare, visti anche gli spazi ristretti del Teatro Sociale, si chiede al pubblico di indossare la mascherina durante tutta la permanenza nell’edificio. Gli spettatori saranno disposti in sala in modo tale che fra singoli spettatori o fra gruppi di spettatori che hanno prenotato insieme e altri spettatori nella stessa fila ci sia almeno una poltroncina vuota. Per evitare assembramenti nel foyer d’entrata il pubblico sarà inoltre diviso per settori già all’ingresso in teatro e saranno chiusi sia il bar che il guardaroba. Infine, a tutti gli spettatori sarà chiesto di registrarsi su una lista di presenze prima di accedere in sala.

Lo spettacolo Il fondo del sacco di sabato 6 giugno è gratuito. Si raccomanda tuttavia la prenotazione dei posti presso l’Ufficio turistico di Bellinzona, palazzo civico, tel. 091 825 48 18 (sportello aperto dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00, consulenza e prenotazione telefonica dalle 13.30 alle 17.30).

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