A Ritratti da Babel: Laura Pugno

Quando chiedi a Laura Pugno della sua poesia, ti dice che non crede, sinceramente, di aver mai iniziato a scrivere poesia e che di veri inizi non ci sono: Laura Pugno scrive poesia da sempre. Autrice di poesia, prosa, saggi e testi teatrali, tra gli ultimi libri, ricordiamo i romanzi La metà di boscoSirene La ragazza selvaggia, Marsilio 2018, 2017 e 2016; il saggio In territorio selvaggio, Nottetempo 2018, e le raccolte di poesia L’alea, Perrone 2019, e I legni, Pordenonelegge 2018. Nel 2020 pubblica inoltre l’Oracolo manuale per poete e poeti (Sonzogno) insieme a Giulio Mozzi. «La nostra specie è, per definizione, quella dell’homo sapiens. Attraverso l’attività artistica l’uomo scopre il senso della sua esperienza vitale, da sempre», ci racconta. «Il nesso dell’esperienza poetica? È un’esperienza di unione, dove certo non vale la distinzione tra forma e contenuto, tra etica ed estetica. La poesia “decorativa” o, per contro, “didattica”, che asservisce a uno scopo, non è poesia nel senso più stretto del termine o comunque è poesia di altro tipo».

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