Salone del Libro di Torino: esclusa la casa editrice Altaforte
È stato completamente smantellato al Salone del Libro di Torino lo stand di Altaforte, la casa editrice vicina a Casa Pound al centro di polemiche per le prese di posizione filo-fasciste del fondatore, Francesco Polacchi.
In merito alla sua esclusione dalla fiera, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha detto che si è trattato di «una scelta a protezione e tutela del Salone, della nostra città e del nostro Paese» e che «non è stata una rivalsa nei confronti di Salvini».
Ai microfoni di Radio Uno, il vicepremier Luigi Di Maio ha spiegato che «la casa editrice è andato lì a dire che l’antifascismo è il male assoluto. Restiamo nelle cose concrete, per carità, ma una cosa concreta è che la nostra Costituzione nasce su valori contro il fascismo, antifascisti, quindi quella è una provocazione per vendere più libri, ma non possiamo far passare queste provocazioni così.»