Sanremo 2021, stasera la finale di un “discusso” festival della musica italiana

La settantunesima edizione del Festival di Sanremo ha preso il via martedì 2 marzo al Teatro Ariston con la conduzione, per il secondo anno consecutivo, di Amadeus affiancato da Fiorello e vari ospiti (fissi e non) per ogni serata. Stasera, invece, è in programma la finale e si saprà il nome del vincitore, ma nell’attesa facciamo una piccola riflessione di questa edizione alquanto particolare e molto discussa.

È inutile negare o nascondere che quest’anno il Festival sia stato protagonista di molti dibattiti dal punto di vista economico-sociali ed etico. A seguito di un anno dove la popolazione italiana, e mondiale, è stata colpita da una pandemia molti hanno messo in discussione la continuità del festival definendo l’evento musicale “uno schiaffo in faccia a tutti coloro che stanno lottando per sopravvivere”; mentre altri hanno visto nella non cancellazione del festival “un’occasione per portare dei “sorrisi” nelle case dei telespettatori”. Annullare o confermare? Ormai non ha importanza, la scelta è stata quella di proseguire con l’appuntamento annuale ma con prudenza; difatti, sono stati introdotti cambiamenti per motivi di sicurezza di tutti coloro che lavorano davanti e, soprattutto, dietro le telecamere: mascherine e distanziamento, anche tra l’orchestra; tamponi e controlli all’ordine del giorno; zero pubblico.
Sì, esatto… non c’è pubblico quest’anno al Festival di Sanremo, una scelta sicuramente ben giustificata che però echeggia di tristezza infinita. Un Paese che per molti aspetti (iniziando da quello economico) è in grave difficoltà vede un’orchestra suonare nonostante tutto, un po’ come nel film Titanic di James Cameron dove i musicisti continuano a suonare mentre il transatlantico affonda e insieme alla musica arriva anche una combinazione di malinconia e tristezza. Infatti, gli ascolti non sono dei migliori.

Non si può non notare anche le difficoltà che questa edizione ha trascinato alla conduzione, quella di Amadeus affiancato da Fiorello, che seppur vero da un lato sono abituati a comunicare con un pubblico a casa, dall’altro la mancanza di pubblico al Teatro dell’Ariston è un gran peso da colmare. Più in difficoltà pare infatti proprio il conduttore Amadeus, spesso un po’ troppo spinto nelle reazioni felici e di risata; mentre Fiorello si conferma lo showman d’eccezione… lui pare in grado di cavarsela a prescindere – pubblico in sala o a casa non importa – tra le sue imitazioni, battute e duetti comici, sembra riuscire a dare al pubblico che segue da casa quei pochi secondi di leggerezza. Voluta? Non si sa.
La grossa bocciatura va però all’applauso finto – ovvero preregistrato – che, a differenza delle Sitcom americane, non funziona proprio.

Passiamo agli artisti in gara… è l’edizione con i migliori inediti che la musica italiana ha da offrire? Sicuramente no. C’è qualcosa di salvabile, dei beat interessanti e dei flow che vale la pena approfondire e ascoltare. Ma per ora non ci sbilanciamo attendiamo il “verdetto” finale.

I BIG IN GARA
Aiello – Ora
Annalisa – Dieci
Arisa – Potevi fare di più
Bugo – E invece sì
Colapesce e Dimartino – Musica leggerissima
Coma_Cose – Fiamme negli occhi
Ermal Meta – Un milione di cose da dirti
Extraliscio feat. Davide Toffolo – Bianca luce nera
Fasma – Parlami
Francesca Michielin e Fedez – Chiamami per nome
Francesco Renga – Quando trovo te
Fulminacci – Santa Marinella
Gaia – Cuore amaro
Ghemon – Momento perfetto
Gio Evan – Arnica
Irama – La genesi del tuo colore
La Rappresentante di Lista – Amare
Lo Stato Sociale – Combat Pop
Madame – Voce
Malika Ayane – Ti piaci così
Maneskin – Zitti e buoni
Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band – Il farmacista
Noemi – Glicine
Orietta Berti – Quando ti sei innamorato
Random – Torno a te
Willie Peyote – Mai dire mai (La locura)

MEA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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