«stablecoin»: Svizzera aperta a progetti per ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri
Nella sua seduta del 15 gennaio 2020 il Consiglio federale elvetico ha preso atto degli sviluppi in merito alle «stablecoin». La Svizzera si impegna attivamente nei lavori internazionali sulle «stablecoin», segnatamente in seno al Financial Stability Board (FSB) e altri organismi normativi internazionali.
Il 16 ottobre 2019 il Consiglio federale si è espresso per la prima volta in merito ai progetti globali relativi alle «stablecoin». L’Esecutivo continua a seguire con molta attenzione questi progetti, ad esempio quello su Libra e in particolare il modo in cui la criptovaluta si svilupperà.
La Svizzera è di principio aperta a progetti che mirano a ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri e a incentivare il coinvolgimento del settore finanziario. Il Consiglio federale è consapevole delle opportunità e dei rischi che derivano dai progetti relativi alle «stablecoin», ad esempio per quanto riguarda la stabilità, la finanziaria, la lotta al riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, la politica monetaria e la protezione dei dati. In particolare i progetti relativi alle «stablecoin» possono anche sollevare questioni sulla sovranità dei sistemi monetari nazionali. L’Esecutivo continua a impegnarsi affinché soprattutto le sfide riguardanti la politica monetaria e la politica di stabilità vengano affrontate nel quadro della cooperazione internazionale tra governi, banche centrali e autorità di vigilanza, con il coinvolgimento dei fornitori privati. A tale scopo, le autorità svizzere competenti sono già in stretto contatto con le autorità partner estere.