Street Photo Milano 2019: un legame oltreoceano di arte visiva

©Roberto Andrade. Brazil, Miami Street Photo FestivaI.

Quattro giorni, 250 immagini, 7 esposizioni e 20 ospiti nazionali ed internazionali. Apre oggi, giovedì 16 maggio al BASE di Milano, la seconda edizione di Street Photo Milano, il festival internazionale dedicato alla street photography e al reportage contemporaneo. A cura di Giovanna Gammarota.

I fotografi più perspicaci possono realizzare immagini avvincenti da momenti poco interessanti”, Alex Tehrani descrisse così l’arte della fotografia di strada, un’arte che richiede improvvisazione e intuizione; una vera e propria sfida che se affrontata prontamente può portare a risultati profondi e significativi.
In un paese come l’Italia, dove la cultura dell’immagine è stata a lungo sottovalutata e ignorata, il progetto Street Photo Milano in partnership con il Miami Street Photography Festival, è sicuramente una boccata d’aria fresca e finalmente un’apertura e un riconoscimento reale verso l’arte visiva.

©Fulvio Bugani, Willi Cuba.

Lo spazio di allestimento è suddiviso in diverse aree, si parte con gli scatti del fotografo italiano Fulvio Bugani, tra i suoi riconoscimenti internazionali non possiamo non menzionare il premio nel 2015 al World Press Photo per il suo lavoro sui transessuali mussulmani indonesiani; la serie in mostra si intitola La voce dell’accadere, perché avviene qualcosa in ogni suo scatto ed esiste, volutamente, un insistente rapporto tra le sue stesse immagini. La fotocamera di Bugani sembra avere una volontà propria: immortalare attimi di vita in un gioco di vibranti contrasti di ombra e luce dove si spingono in superficie i dettagli rilevanti ma spesso sfuggenti.

©Jacob Aue Sobol. Bangkok,Thailand. 2008

Si prosegue con la serie By the river of kings di Jacob Aue Sobol, fotografo danese. Le sue immagini ci trasmettono un turbamento visivo, svelando l’espressività tra il vivere e il sopravvivere in una città come quella di Bangkok. Non c’è perfezione, da Sobol non si ottengono composizioni eleganti ma piuttosto scatti crudi e sinceri che a volte includono il contatto visivo con l’obiettivo della macchina fotografica, spingendo l’osservatore verso la consapevolezza di una realtà complessa e scomoda. Lo stile, pienamente black & white, è caratterizzato da tratti decisi e sfumature pulite che evocano un’immensità artistica difficilmente afferrabile.

©Henkin Brothers Archive Association. In a street cafe. Photo by Evgeny Henkin.

È la volta dei fratelli Henkin con Into the light from darkness. A rediscovered treasure (Dall’oscurità alla luce. Un tesoro ritrovato), immagini, in mostra per la prima volta in Europa Occidente, che rivelano e fanno da testimonianza agli avvenimenti che hanno fortemente segnato le città di Leningrado e Berlino tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del 1900. Ogni fotografia è un riferimento e un’implicazione a scenari unici e in contrasto tra loro: due luoghi diversi, soggetti a due ideologie diverse; rappresentazioni non necessariamente di “momenti decisivi” ma forse di istanti subito dopo o poco prima di un momento simile. I soggetti sono catturati in una danza inconscia dall’obiettivo fotografico, che rivela il contrasto tra lo splendore visivo con il freddo tematico. In retrospettiva, la fotografia stava guadagnando sempre più prestigio e potere all’interno di una ricerca centrale del senso e della critica dell’epoca, e questi scatti percepiscono e rappresentano la sperimentazione di un’importante posizione artistica.

©Matt Stuart.

Existing, è il titolo della serie appartenente al fotografo inglese, Matt Stuart. Rappresentazioni sincere di quello che può apparire in superficie come distrazione umana ma se osservata attentamente mostra un onesto dialogo e interazione tra “l’Io e il mondo circostante”. Quella di Stuart è un’arte di catturare la vita reale e di percepire il tutto all’interno di una frazione di secondo dove si accettano le sfocature del movimento per enfatizzare il vivere dei soggetti allontanandone l’immobilità.

Lo sguardo del pubblico osservatore viene poi catturato dalle diverse immagini: dalla la mostra collettiva Observe, al lavoro dei finalisti dei contest Street Photo Milano e Miami Street Photography Festival. C’è un forte dialogo e confronto tra fotografi emergenti e professionisti, tra crescita ed evoluzione, ed è proprio questo uno degli obiettivi della rassegna. Lo stesso Cristiano Mauri, fondatore insieme a Juan Josè Reyes del festival dedicato alla fotografia di strada a Milano, ha svelato che l’idea nasce dal voler creare “un momento sociale, d’ispirazione ed il confronto tra amatori e maestri”.

Street Photography significa prestare attenzione alla vita in generale e confrontarsi con la realtà cercando di dargli un senso o, per lo meno, di prenderne atto.

La seconda edizione di Street Photo Milano 2019 è ricca di incontri, talk e workshop; il tutto è reso possibile grazie ad un team di appassionati tra cui: Cristiano Mauri, Juan Josè Reyes (quest’ultimo fondatore del Miami Street Photography), Giovanna Gammarota, Riccardo Cattaneo, Paola Periti, Daniela Strozzi e al supporto del partner principale Leica Camera Italia.
Per maggiori informazioni: www.streetphotomilano.org

Maria Elisa Altese

 

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