Swiss Architectural Award: lo studio Bruther vince la settima edizione

Bruther, Centro culturale e sportivo Saint-Blaise, Parigi, 2010-2014. ©Filip Dujardin 

È lo studio parigino Bruther, fondato da Stéphanie Bru e Alexandre Thériot, il vincitore della settima edizione dello Swiss Architectural Award, premio internazionale di architettura a cadenza biennale promosso dal 2019 dalla Fondazione Teatro dell’architettura di Mendrisio, che ha raccolto l’eredità di BSI Architectural Foundation.

Lo studio Bruther è stato scelto fra 33 candidati provenienti da 19 paesi, vincendo l’edizione con il maggior numero di partecipanti dall’istituzione del Premio nel 2007. La Giuria ha attribuito all’unanimità lo Swiss Architectural Award 2020 allo studio Bruther per il Centro culturale e sportivo Saint-Blaise (Parigi, 2010-2014), il New Generation Research Center (Caen, 2013-2015) e la Residenza per ricercatori universitari “Maison Julie-Victoire Daubié” (Parigi, 2014-2018).

Per la Giuria «Le tre opere presentate da Bruther (Stéphanie Bru e Alexandre Theriot) affrontano, con grande coerenza e qualità, il tema della periferia (e nello specifico, la periferia delle città francesi), riconosciuta come luogo nevralgico in cui si manifestano, con forza dirompente, le contraddizioni della nostra società. In contesti difficili, percorsi da tensioni sociali e caratterizzati da spazi anonimi se non degradati, Bruther interviene con un’architettura caratterizzata da una profonda istanza civica, che si propone di restituire dignità a questi luoghi e ai loro abitanti».

La giuria della settima edizione è stata presieduta da Mario Botta e composta da Riccardo Blumer (direttore dell’Accademia di architettura, USI), João Luís Carrilho da Graça (Lisbona), Dieter Dietz (direttore della Section d’Architecture, EPFL-ENAC) e Christophe Girot (decano del Departement Architektur, ETHZ).

Il premio di 100.000 franchi sarà consegnato nella primavera 2021 all’Auditorio del Teatro dell’architettura a Mendrisio. La cerimonia inaugurerà l’esposizione dei lavori presentati dai candidati, allestita al Teatro dell’architettura dell’Università della Svizzera italiana.

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